Non è affatto facile il
mestiere di angelo, stiamo parlando di un vero angelo, con ali, tunica e
aureola, specie se ci si ritrova a vivere in un mondo malvagio come il nostro.
Puo' persino accadere di essere rapito e mutilato delle preziose ali. Insomma,
al di fuori del paradiso è un vero inferno! A chi puo' rivolgersi un angelo per
tornare a casa se non all'Indagatore dell'incubo?
Il titolo dell’albo è un esplicito
omaggio all’omonimo titolo italiano del film Heaven can wait (1943) di
Ernst Lubitsch, tuttavia la storia non ha nulla a che vedere con la pellicola
del cineasta tedesco. In compenso Dylan ha avuto a che fare già in altre
occasioni con angeli, presunti e non, alcuni pure con le ali tagliate come sostiene
di esserlo l’Angel di questo n. 229 e come Saul, il biondo vendicatore co-protagonista
de L’angelo sterminatore (e poi apparso in altre storie). Purtroppo se in
Istinto Omicida Masiero era riuscito ad amalgamare discretamente
(soprattutto per merito di Casertano) elementi ripresi da albi del passato, qui
l’operazione nostalgia fallisce su tutta la linea. Non si salva niente, nemmeno
il prologo. Troppo patetico il personaggio di Angel per suscitare qualunque
reazione, figuriamoci compassione che vorrebbe essere lo scopo finale del soggetto.
Solo l'ultima pagina, tra le peggiori di sempre, in cui Angel sembra un tizio
qualunque seduto in contemplazione sulla tazza del cesso suscita al massimo
grasse risate oppure, in alternativa, istiga alla distruzione fisica dell'albo.
La sceneggiatura è senza coerenza, senza senso, mescola registri in totale
contraddizione tra loro. Il "racconto nel racconto" con le cornicette,
sperimentato con buon successo varie volte nella serie (a partire da Dal Profondo)
è buttato lì giusto per fare il verso ai bei tempi che furono: è un vuoto
tentativo di emulazione in cui neppure lo stesso Masiero sembra credere tanto
appare fuori contesto. Sfogliando le pagine dell’albo ho ritrovato un Roi
svogliatissimo, pallida imitazione di sè stesso, forse a causa di
iperproduzione in quel periodo. La pessima
copertina di Stano mette la definitiva pietra tombale su un albo da dimenticare.
BODYCOUNT: non quantificabile
TIMBRATURA: No
CITAZIONE: “Un demonio
terribile che, attraverso me, voleva impossessarsi dei segreti degli angeli…”
VOTO: 4
Soggetto: Masiero (4)
Sceneggiatura: Masiero (4)
Disegni: Roi (44)
Uscita: ottobre 2005




















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