lunedì 24 novembre 2025

Dylan Dog #227 - Istinto omicida

 

Joe Storm è il conduttore del più seguito talk-show televisivo di tutta l'Inghilterra. Quello che i telespettatori non sanno è che Storm ha un hobby segreto: vivisezionare chiunque riesca a risvegliare in lui una accecante sete di sangue! Dopo ventisei barbare esecuzioni,, Storm viene scoperto, arrestato e condannato all'ergastolo, per poi morire misteriosamente nella cella in cui era rinchiuso. Ma quando un altro assassino inizia a mietere vittime seguendo lo stesso stile del serial killer scomparso, Dylan entra in azione per scoprire se Joe Storm sia davvero tornato dall'Aldilà...

L’usato sicuro su Dylan Dog non è mai mancato. Il riciclo di idee, situazioni, personaggi, atmosfere ed espedienti narrativi era d’altronde già una necessità quasi fisiologica all’approssimarsi dei vent’anni di vita editoriale della serie, soprattutto per gli autori meno in sintonia con il protagonista oppure per quelli eccessivamente prolifici. Laddove non si è tradotto in una mera imitazione, questo recupero ciclico non è di per sé un male. In quest’albo Masiero ci presenta un killer che ha molto in comune con Killex, esplicitamente citato con tanto di richiami ai nn.  80 e 129, e che quando entra in azione sfodera il look dell'Uomo Invisibile del mitico n. 19. Anche nel prologo, il ricorso “al fumetto nel fumetto” è qualcosa di già visto e l’andamento della sceneggiatura, con il suo oscillare tra possibili colpevoli, fa venire in mente soluzioni simili viste in altri albi. Ma al netto di questa scarsa originalità, la storia regge e se funziona lo fa principalmente grazie ai disegni di Casertano che con il suo tratto, se pur a volte tendente al caricaturale, riesce a trasportare il lettore “ai bei vecchi tempi”.  Il suo modo di rappresentare il sangue, denso, scuro e le armi da taglio è riconoscibilissimo ed è rimasto sostanzialmente intatto, nonostante l’evoluzione progressiva del suo stile. Notevoli tutte le tavole finali, dall’arrivo di Dylan al capannone in poi, con il ritrovamento del cadavere in formalina, il particolare delle labbra e l’oscurità che avvolge i personaggi. Il Giampo, però, non può nascondere i difetti. Troviamo qui un Groucho quasi inutilizzato e un Jenkins al minimo storico (penose le battute che lo coinvolgono). Il fatto che Joe Storm sia un presentatore televisivo non ha la benchè minima rilevanza nella vicenda se non per la sequenza dell’incubo di Dylan, ripresa anche nella bruttissima copertina di Stano. Il motivo per cui Dylan, che peraltro non risolve il caso, dubita del video in cui è stata registrata la morte di Storm è quanto mai opinabile: ok che le telecamere erano molteplici, ma ognuno sarà stata collegata a un monitor e a una propria registrazione, o forse Dylan si aspettava un nastro sottoposto a montaggio analogico come fosse un film?? Il finale amaro, che omaggia platealmente Seven (o Se7en, se preferite) di David Fincher, risulta invece azzeccato.

Puro mestiere, ma tutto sommato piacevole.

Curiosità: (1)Casertano si regala un ennesimo cameo a pag. 71, penultima vignetta. (2)A pag. 58 Martha fa ascoltare a Dylan il brano Good Woman di Cat Power. (3)Si rinnova la campagna dylaniata contro l’abbandono degli animali anche per l’anno 2005 con un bel disegno di Nicola Mari pubblicato nell’Horror Club (inedito).

BODYCOUNT: 6 (+26 già precedentemente uccisi da Joe Storm)

TIMBRATURA: Sì (1, Martha)

CITAZIONE: “All’inferno! E’ lì che andrò amico mio. Ma tu perché non mi precedi? Non è poi tanto male laggiù, sai?”.

VOTO: 6,5

Soggetto: Masiero (3)

Sceneggiatura: Masiero (3)

Disegni: Casertano (29)

Uscita: agosto 2005


2 commenti:

  1. Io l'ho trovata poco interessante nel soggetto e pesante nella narrazione: oserei dire che si tratta della meno riuscita di Masiero. Si, c'è anche "Il cielo può attendere", ma quella è talmente brutta che fa il giro e diventa divertente 😄 .

    RispondiElimina
    Risposte
    1. È possibile che Casertano influisca sul mio giudizio. Sono andato a controllare e finora non ho mai assegnato meno di 6 a una storia disegnata da lui.

      Elimina