mercoledì 12 novembre 2025

Dylan Dog #223 - Le due vite di Dream

 

"Dream", "sogno", un nome poetico per una giovane ragazza, la cui esistenza scorre felice fino a quando, un terribile incidente, fa sì che rimanga in bilico fra la vita e la morte. È qui che ha inizio l'incubo di Dream, continuamente di passaggio tra l'esistenza e la non esistenza, un incubo che la fa vivere sospesa tra la dimensione reale e l'aldilà. Tocca a Dylan Dog aiutare Dream ad affrontare e risolvere questa delirante situazione.

Nell’Horror Club (inedito) quest’albo di Ruju ci viene venduto dalla redazione come un “piccolo capolavoro”. In realtà ci troviamo di fronte a una storia discreta, dalle due facce, così come due sono le vite di Dream del titolo. La prima parte, molto “old school” nell'impostazione, cattura subito il lettore alternando momenti quasi poetici, esaltati dalla mezzatinta utilizzata da Piccatto (davvero suggestivi i fasci di luce e la Londra spopolata), a brutali omicidi ben “coreografati”. La seconda, invece, scivola progressivamente in un banale gialletto, che si appoggia all’usato sicuro di Inferni che peraltro la copertina di Stano ci spoilerizza colpevolmente subito. Apprezzabile ritrovare un Bloch parte attiva nell'indagine: è lui a trovare l'elemento comune tra le vittime e non Dylan, una volta tanto, oltre ad essere sulla lista degli obiettivi del serial killer. L’assassino di turno, invece, non ha nessun tipo di appeal a parte quello di essere tremendamente antipatico. E poi come caspita era riuscito a farla franca, in vita, con degli omicidi così plateali tanto da commetterne undici prima di essere arrestato?? Senza contare che rimane sostanzialmente inspiegato il modo in cui si sostituisca a Dream. Finale molto serrato e amaro. Piccatto in quel periodo si divideva tra alti e bassi a seconda dell'ispirazione; qui fa un buon lavoro, a tratti ottimo (della mezzatinta abbiamo già detto), regalandoci una Dream stupenda, sia in versione “dolce” che in versione “assassina”. Peccato per qualche piccolo scivolone qua e là (ultima vignetta di pag. 30, brrrr).

BODYCOUNT: (11)

TIMBRATURA: No

CITAZIONE: “Lo vedi? E’ tornato il sole.”

VOTO: 6,5

Soggetto: Ruju (59)

Sceneggiatura: Ruju (59)

Disegni: Piccatto (41)

Uscita: aprile 2005


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