Vi ricordate di Pearl Dee e
del suo pupazzo Byron? Beh, sarebbe preferibile, perché state per incontrarli
di nuovo. A complicare le cose, però, stavolta interviene un uomo fuggito da
una base militare nascosta da qualche parte nella steppa della Russia
settentrionale. Sacha Dagerov è uno scanner, può uccidere con il potere della
sua mente. E vuole incontrare Pearl, l'ultima rimasta di quelli come lui…
Il morbo
della “sequelite” torna a colpire imperterrito Dylan Dog. Stavolta tocca al
buon Scanner, avere un seguito di cui non si sentiva il bisogno. Riproposto
lo stesso team al motto di “squadra che vince non si cambia”, con Ruju ai testi
e Roi ai disegni, il risultato purtroppo è di gran lunga inferiore al
predecessore. La storia si perde via tra flashback del #135 e drammi socio-familiari-esistenziali
in cui Dylan più che da indagatore sembra essere coinvolto nella vicenda come
assistente sociale. L'incontro-scontro tra il figliastro di Dagherov e la
sorellina, unico vero motivo di interesse dell'albo, arriva troppo tardi e si
conclude frettolosamente, in maniera piuttosto scialba. Peccato, ci sarebbe
stata la possibilità di narrare in maniera diversa e più coinvolgente il loro
dualismo forse. Tra l’altro, com’è che Pearl cresce, diventa maggiorenne e tutti
gli altri (non solo Dylan, ma anche Madeleine) restano uguali? Da salvare però
l'ultima pagina. Roi un po’ penalizzato dall’ambientazione per lo più diurna, ma
i suoi disegni si attestano comunque su buoni livelli e riescono a infondere
quella componente horror (vedasi gli occhi dei due scanner e i loro attacchi
psicocinetici) che nella storia altrimenti latiterebbe. Il “suo” Byron, poi, è
sempre inquietante. Della copertina di Stano mi piace moltissimo lo sfondo con il
volto di Pearl, rovinato però dall’aggressione di Sasha a Dylan che trovo mal
concepita.
BODYCOUNT: 13
TIMBRATURA: No
CITAZIONE: “La libertà è un
piccolo passero che vola e salta e vola, e salta e vola. E passa tra le sbarre
del mondo come una carezza dolce come un colpo di pistola”.(sì, lo so, è la
stessa citazione che ho scelto per Scanner, ma qui ritorna e piace
ancora)
VOTO: 5
Soggetto: Ruju (33)
Sceneggiatura: Ruju (33)
Disegni: Roi (35)
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