Un esperimento dagli effetti
imprevedibili, una formula che fa gola ai servizi segreti di mezzo mondo e una
nuova, straordinaria fonte di energia. Per neutralizzare quella che, nelle mani
sbagliate, potrebbe divenire un'arma di inimmaginabile potenza distruttrice,
Dylan Dog dovrà affrontare misteriose creature fatte di sola luce...
I primi cinque speciali dylaniati
avevano ospitato i volumetti dell’Enciclopedia della Paura, quelli dal sesto al
tredicesimo invece erano accompagnati dai “Grouchini”. Questo 14° inaugura
invece la lunga stagione degli Special senza allegati che perdura sino ad oggi.
Vengono in compenso aumentate le pagine dell’albo, che passa da 128 a 160 e la
Bonelli indora la pillola non aumentando il prezzo di copertina come stava
avvenendo per tutte le altre pubblicazioni in quel periodo (ma rimedierà con lo
speciale successivo). Rinnovata anche la grafica di copertina, meno “invasiva” di
quelle precedenti. Peccato però che Stano confezioni una copertina bruttarella
ed insipida che non avrebbe meritato tutto quello spazio. La storia all’interno
purtroppo è anche peggio. Parlando prima dei disegni, troviamo qui un Piccatto
ai minimi storici, che sembra ritrovare ispirazione solo nelle vignette in cui
compare la stupenda Sherazade che evidentemente anche su di lui riusciva ad esercitare
il suo fascino. L’artista piemontese riesce a infondere con il suo tratto la
carica erotica e la sensualità che il personaggio poi emana ogni volta che
compare. Per il resto le sue tavole sembrano “tirate via”. Deludono soprattutto
quelle delle uccisioni ad opera delle creature di luce (terribile la rana alle
pagg. 14-15). Passando ai testi, Ruju elabora una storia assolutamente antidylandoghiana
che si dipana per 160 interminabili pagini tra intrighi internazionali e
cospirazioni politico-militari-scientifiche che fanno incetta di luoghi comuni
e con protagonista un insopportabile Dylan “Bond”, che tutto sembra fuorché l’indagatore
dell’incubo che tutti conosciamo. E il tutto da sciropparsi per 160
interminabili pagine. La vignetta del tizio sgamato dalla moglie mentre fa
apprezzamenti su Sherazade non è nemmeno degna delle barzellette della
settimana enigmistica. Fosse stato ideato come parodia consapevole, anzi
meglio, fosse stato concepito come soggetto di un Grouchino con battute a
raffica e interazione con le 3 improbabili spie avrebbe potuto avere anche un
senso e risultare magari divertente. Invece, il risultato finale è la più
grossa delusione dei miei primi 14 anni da lettore dylaniato e ad oggi non ho
motivi di ripensamento.
BODYCOUNT: 9
TIMBRATURA: Sì (1, Frances)
CITAZIONE: “La luce… la luce
ha divorato il mondo… diffidate della luce…”
VOTO: 4
Soggetto: Ruju (32)
Sceneggiatura: Ruju (32)
Disegni: Piccatto (32)
Concordo al 100%: l'unica cosa bella dell'albo è Sherazade 🤣 .
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