venerdì 24 gennaio 2025

Se ne va Gianfranco Manfredi

 


Se ne va dopo una lunga malattia un altro pezzo di storia del fumetto italiano. Un grande artista che è stato cantautore, scrittore, sceneggiatore per cinema e TV, persino attore, nonché creatore di una delle serie bonelliane che più mi ha saputo coinvolgere dopo Dylan Dog, ovvero Magico Vento.

Proprio oggi avevo letto le news sulla nuova annata dylaniata pubblicate sul sito della SBE e avevo appreso con gioia e curiosità la notizia che Manfredi era tornato a scrivere anche per Dylan una storia che purtroppo ora sarà l'ultima. 

Ciao Gianfranco.

4 commenti:

  1. Mi dispiace tantissimo e mi è scesa una lacrima, anche perché non sapevo fosse malato. Giusto pochi giorni fa ho riletto “La governante”, che se non ricordo male è il suo ultimo albo sulla serie regolare.

    L’anno scorso, quando se ne andò Ambrosini, mi sono riletto tutta la serie di “Napoleone”: ora andrò a rileggermi “Magico Vento”, di cui possiedo i primi 36 numeri.

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    1. Letto ieri sera il n. 1: un ottimo numero d’esordio, con personaggi magnificamente caratterizzati e una fluidità narrativa invidiabile (ho letto l’albo d’un fiato, in meno di mezz’ora).

      Se non fossi nel pieno di un lungo e difficile recupero di “Zagor”, ci farei un pensierino a comprare i numeri dopo il 36.

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    2. Io li ho tutti. La cosa incredibile è che sia riuscito ad adorare Magico Vento pur non avendo molta simpatia per il suo protagonista (penso sia un caso più unico che raro).

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    3. Pensa che io non avevo molta simpatia per Napoleone. Per non parlare di Jan Dix: antipaticissimo! Eppure, sono due serie meravigliose.

      Comunque, sto leggendo “La morte rossa”, quindi correggo quanto ho scritto sopra: “La governante” non è l’ultimo lavoro di Manfredi sulla serie regolare.

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