martedì 26 ottobre 2021

Dylan Dog Special #7 - Sogni

 

Cosa vive oltre la sottile membrana che divide realtà e sogno? Oltre quel confine, si apre un universo di ossessioni, solitudini, traumi dimenticati… Lord Wells vuole avventurarsi in fondo al mistero dell'inconscio, e per questo ha bisogno di cinque coraggiosi sognatori. Dylan Dog e i suoi compagni vanno incontro ai loro incubi, dentro un'avventura che li porterà a conoscere il volto del destino!

Speciale bellissimo, l'ultimo firmato da Tiziano Sclavi. Chi avrebbe potuto prevedere allora che non ne avrebbe scritti altri? Psicanalisi, sogno, destino. Complessi di colpa e anticipazioni del futuro che verrà per Dylan, con la "profezia" che tutta la sua storia verrà svelata nel n. 100. E come antipasto di ciò che accadrà non potevano certo mancare Xabaras e Morgana che qui appaiono, separatamente, a turbare i sogni del nostro. Il modello di riferimento per il Tiz è questa volta Ramsey Campbell con Sogni Neri (Incarnate)(*), romanzo scritto nel 1983, ma all’epoca piuttosto fresco di pubblicazione nel nostro paese da parte di Mondadori. Anche nel libro dello scrittore britannico ci sono cinque persone che si sottopongono a un esperimento scientifico sui sogni, ma come sempre accade in Dylan Dog, Sclavi sviluppa la storia in modo differente, piegandola alle tematiche e all’atmosfera della serie. L’albo è inoltre disseminato di omaggi più o meno evidenti, in primis a Stephen King e al suo It (anche se il ragnone ha una doppia bocca tipo xenomorfo di Alien), mescolati ad altri più nascosti e insospettabili. Ne cito alcuni, dimenticandone sicuramente altri:  La casa 3 di Umberto Lenzi (il matto/pagliaccio che esce dallo stomaco a pag. 35,), Blob (pag. 36), Shining (pag. 73), Pinocchio (pag. 81). A pag. 119 Dylan si salva in modo simile a Nancy nel primo Nightmare, realizzando che il mostro che lo tormenta non esiste, è solo un sogno. La presenza di Lord Wells (che invero nel n. 78 aveva affermato di trovare noioso il tema dei sogni) è pretestuosa, ma indispensabile per non appesantire troppo la sceneggiatura con ridondanti spiegazioni sul perché e il per come e rimanere concentrati sull'esperienza catartica provata da Dylan e compagni. L’esperimento sembra infatti concludersi come una vera e propria seduta psicanalitica. Ognuno pare aver ritrovato se stesso, dopo la tappa obbligata della regressione all’infanzia se non addirittura a una fase pre-natale (stupende le sequenze alle pagg. 85-86 e 95-96)spogliandosi delle colpe che in realtà vanno attribuite ad altri (i genitori). Ma ovviamente non basta liberarsi degli spettri del passato. Bisogna vivere la vita affrontando in prima persona il futuro (che inizia quando si nasce) e costruendosi il proprio destino. Si può considerare un albo “autobiografico” per Sclavi che stava combattendo i suoi incubi in prima persona. Lo apprezzo molto anche per questo. La sua visione della vita, se non ottimista, è qui decisamente meno nichilista del solito. Interessante la figura del "Matto" e geniale il prologo, ideato da Freghieri, che ai disegni firma una delle sue prove in assoluto migliori. Ancora una volta Stano non sembra, invece, aver trovato il giusto feeling con la copertina dello speciale.

A fine lettura rimane un senso di inquietudine latente. I protagonisti stanno ancora sognando o sono svegli? La vita è sogno, ma il sogno è vita.

Curiosità: (1)A pag. 65 Lyndon canticchia Nowhere Man, brano dei Beatles. (2)A pag. 99 Dylan, citando Friedrich Schiller, afferma che 5 è il primo numero che nasce da pari e dispari.. Non sarebbe il 3?? (3)Il romanzo di Campbell a cui la storia è ispirata è reperibile usato su ebay a prezzi accessibili.

BODYCOUNT: 0

TIMBRATURA: Sì (1, Ruth)

CITAZIONE: “Guardate! Ecco il destino dell’umanità dolente.. Fantasmi nella luce accecante del niente! Il niente che vi aspetta nel labirinto senza uscita di sogni e di dolore che voi chiamate vita! Ma il sogno è solo uno, senza senso, sibillino, e lo sogno io, il matto, vostro unico destino!”

VOTO: 9

Soggetto: Sclavi (79)

Sceneggiatura: Sclavi (77)

Disegni: Freghieri (9)

(*)Un sentito ringraziamento all'utente Machen del forum di Cravenroad.it per la dritta!

2 commenti:

  1. Bello, ma non tra i miei speciali preferiti. La storia di per sé è interessante, ma difetta leggermente in scorrevolezza. Lo ricordo più per i disegni di Freghieri, che oltre ad aver fatto passi in avanti nella raffigurazione dei volti, è come sempre bravissimo nel creare grandi atmosfere: il villaggio di Nowhere, coi suoi vicoli deserti e labirintici, è scenario di grande impatto visivo.

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    1. Ti assumerò per gli approfondimenti sui disegni :)
      Comunque uno dei lavori migliori di Freghieri, imho.

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