giovedì 14 ottobre 2021

Dylan Dog #77 - Incubus

 

Lo scultore Val Finn ha avuto tutto ciò che si può desiderare: successo e ricchezza, un amore perfetto, felicità familiare e la risorsa infinita di una mente creativa. Nulla gli manca, se non la memoria, la memoria di se stesso. Soltanto Dylan Dog può scoprire le origini di quest'uomo senza passato, ma la risposta può avere il volto deforme di un incubo

Cinquantesima sceneggiatura firmata da Sclavi per la serie regolare.  Il traguardo viene tagliato con questa storia in cui il Tiz aggiunge poca farina dal suo sacco, andando ben oltre la semplice citazione. Pesantissimo è infatti il debito con il terzo episodio dell’horror antologico I delitti del gatto nero (Tales from the Darkside: The Movie, 1990) di John Harrison, di cui viene cambiato qualcosina, lasciando quasi inalterata la sostanza. A proposito, se si vogliono proprio trovare dei flebili punti di contatto tra le due storie di questo #77, uno è sicuramente King, anche se in via “collaterale”: il secondo episodio del film di Harrison è infatti una trasposizione del racconto del “Re” Il gatto del diavolo. E poi c’è il tema della perdita, anche se non riguarda direttamente Dylan, certo più preponderante  in Incubus, rispetto alla prima storia.  Perdita della memoria, dei ricordi, di ogni cosa in un solo attimo se si commettono errori nella vita. E per restare in tema, se ci si dimentica la fonte d'ispirazione (peraltro apertamente dichiarata nel Club dell’Orrore dell’inedito), la storia funziona meglio perché il finale diventa imprevedibile. SPOILER: Val è un killer a pagamento che si innamora della vittima.. ricorda non poco Larry Varedo nel n. 6 e in entrambi i casi sono ricambiati da creature ultraterrene. FINE SPOILER Dylan ci ricasca con una donna sposata, ma d'altronde non può sottrarsi al fascino dell'incubo.. altrimenti che indagatore del medesimo sarebbe? La Truth disegnata da Piccatto d’altronde è provocante, sexy, irresistibile, come poche altre partner “di letto” del nostro. Piccatto, peraltro autore di un lavoro egregio come quasi sempre nel magico periodo dei “primi 100”, ci regala anche gustose sequenze splatter con pelle e carni squarciate dall’interno. Della creatura golosa di ricordi sentiremo ancora parlare, più di una volta, in futuro.

Più che l’incubo, è la verità a fare male.

Curiosità: In rete ho trovato la ricetta di un cocktail che si chiama davvero “The Incubus”: Red Bull, Scotch, succo di limone e Chilli Pepper Vodka.

BODYCOUNT: 2

TIMBRATURA:  Sì (1, Truth)

CITAZIONE:

VOTO: 8

Soggetto: Sclavi (74)

Sceneggiatura: Sclavi (71)

Disegni: Piccatto (12)

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