lunedì 11 ottobre 2021

Dylan Dog Gigante n. 1 - Delitti d'amore

L'assassino e il detective, due figure che si inseguono, si incontrano e si confondono. Dylan ha riconosciuto le mani del mostro, ha avvertito sulla pelle il suo respiro gelido e sente una rabbia selvaggia crescere nella mente. Ora lui è lì, inerme davanti alla canna della sua pistola… Riuscirà a non premere il grilletto?

Delizioso intermezzo tra le due storie lunghe di questo primo Gigante. Sergio Bonelli, nella prefazione al volume, spiega appunto come Delitti d’amore abbia la funzione di pausa tra i due “tempi” e per questo sia stato definito “entr’acte”, così citando indirettamente anche il titolo di un film di Renè Clair del 1924. Il “Dylandogone”, tuttavia, cambierà spesso formula negli anni: a 4 storie (di cui due lunghe e due brevi, quella più ricorrente), due (Gigante n. 3) e persino a storia unica (Giganti dal n. 9 al n. 15), mentre questo a tre rimarrà un caso isolato. L’ incipit ingannatore di prospettiva rimane l'intuizione più riuscita di questa breve davvero ben confezionata. Dylan trascinato in discoteca suo malgrado (da parecchio sappiamo che per lui sono un vero incubo)da una diciottenne (!!) la disinibita Lyn che si mostra ignuda pure davanti a Groucho e nel finale bravo a controllare l'istinto omicida nei confronti del killer necrofilo; ma anche umano a rivelare le sue debolezze. Da prendere ad esempio per capire come gestire il personaggio e ogni riferimento a storie recenti non è assolutamente casuale. La sceneggiatura è condensata in sole tredici pagine ed è stupefacente come gli eventi narrati sembrino occupare più spazio (c’è tempo pure per una timbrata del nostro) di quanto ve ne sia in concreto. E ancora un ribaltamento finale a sorpresa subito dopo quello di Totentanz. Brindisi sempre più in crescendo, con particolare attenzione alle mani che qui hanno un ruolo importante.

BODYCOUNT: 2

TIMBRATURA: Sì (1, Lyn)

CITAZIONE: “L’avrei ucciso, senza dubbio.. lui con quell’aria ironica e strafottente! Chi credeva di essere?”

VOTO:  8

Soggetto: Sclavi (70)

Sceneggiatura: Sclavi (67)

Disegni: Brindisi (4)

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