Una vacanza, ecco cosa ci vuole. L'eterno assistente s'è stancato di assistere e vuole la sua fetta di incubi e di amori, (meglio i secondi senza i primi, anzi andiamo dritti al dolce). Scherzi a parte (sarà mai possibile?) anche Groucho ha trovato una donna. "Era ora!", direte voi… E infatti si chiama così: Eraora!
Il miglior Grouchino ever! Come lo Speciale cui era allegato, anche Horrorpoppin’ ha un modello di riferimento (dichiarato in questo caso): trattasi del film Hellzapoppin’ diretto nel lontanissimo 1941 da Henry C. Potter e tratto dall’omonimo musical di grande successo che ebbe oltre 1.400 repliche a Broadway. Un film che vi consiglio di recuperare perché veramente avanti sui tempi. La gag della signora Jones, la continua rottura della “quarta parete” (“e comunque che vita è la mia? Un fumetto che ha per protagonista un altro!”) e altre idee sono prelevate direttamente da lì. Sclavi, a pag. 24, ci tiene però ancora una volta a precisare che “noi non copiamo mai, citiamo!”. La sceneggiatura è volutamente scomposta e ricomposta, la storia c’è, ma non c’è. Succede tutto e non succede nulla. Da sbellicarsi dall'inizio alla fine, con uno Sclavi geniale che si rivolge direttamente al lettore, un Piccatto bravissimo (anche in "fotocopia" ), una girandola di battute irrefrenabile e qualche inattesa licenza sessuale (alcuni doppi sensi sono al limite dei paletti bonelliani). Un capolavoro di comicità slapstick e umorismo surreale.
Curiosità: (1)Citato l’albo di Mandrake Il mostro del passo Tanov, anche se la copertina realizzata a pag. 24 da Piccatto non pare corrispondere a nessuna di quelle utilizzate per le edizioni italiane della storia. (2)Cameo di Dylan, nell’antefatto di pag. 29, in procinto di recarsi da Wells per l’esperimento sui sogni.
BODYCOUNT: 0
TIMBRATURA: Sì, ma è di Groucho quindi non fa statistica!
CITAZIONE: “Ma è incredibile! Io non ho scritto questa scena! Chiaverotti, sei stato tu?”
VOTO: 9
Soggetto: Sclavi (80)
Sceneggiatura: Sclavi (78)
Disegni: Piccatto (14)
Qui il giudizio è simile a quello dello speciale cui l'albetto è allegato: la storia è interessante, a tratti geniale, ma difetta in scorrevolezza; un albetto di 32 pagine andrebbe letto tutto d'un fiato, io l'ho sempre letto a puntate, perché non riuscivo a portarlo a termine in un'unica sessione di lettura.
RispondiEliminaCurioso che anche la copertina abbia lo stesso difetto di quella dello speciale, ovvero uno sfondo celeste che toglie atmosfera alla figura!
Lo sfondo celeste è per "Cielo" mio marito! :lol:
Elimina:lol:
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