lunedì 10 novembre 2025

Almanacco della Paura 2005 - La strada per Babenco

 

Nella storia pubblicata sull'Almanacco della Paura 2005, Dylan ha per avversario uno psicopatico assassino che è fuggito dal manicomio per ritornare a Babenco, un paese del vecchio West che esiste soltanto nella sua mente! A completamento dell'Almanacco, oltre alle consuete rassegne sul cinema e la letteratura horror dell'anno appena trascorso, troverete tre illustratissimi articoli: il dossier "La mente che uccide" e gli approfondimenti dedicati allo scrittore Joseph Sheridan Le Fanu e al regista Roger Corman.

Dopo ben cinque anni dal suo interessantissimo debutto con La vita rubata apparsa sul terzo Maxi, (e dopo una serie di soggetti bocciatigli da Marcheselli), Accatino torna a lasciare il segno. Da uno spunto apparentemente semplice e poco originale l’autore torinese tira fuori una sceneggiatura superba, fatta di poche ma incisive battute, piccoli ma significativi gesti, sguardi che i disegni di Mari contribuiscono a rendere carichi di disperazione, angoscia, disagio. E’ proprio lo stile narrativo a catturare pian piano il lettore nella morsa di una storia in cui tutti sembrano aver perso qualcosa,  tranne paradossalmente il protagonista (che non è Dylan!). C’è un’attenzione particolare per tutti i personaggi, anche quelli secondari, che vengono perfettamente tratteggiati in pochissime tavole (penso ad esempio ai genitori del ragazzino assassinato) come solo Sclavi sapeva fare. Apprezzabile l'assenza di spiegazioni superflue; alla fine non rimane nulla di sospeso (sarebbe stato così importante che la "talpa" a Scotland Yard fosse stata apertamente smascherata? Poi era già successo una cosa simile in passato in Resurrezione). Bloch giganteggia come ai bei tempi, Dylan si strugge per un'indagine in cui non avrebbe voluto trovarsi coinvolto; i due collaborano assieme nell’indagine facendo emergere il grande rapporto di amicizia che li lega. Anche Groucho, se pur in ferie, riesce a dare un poco di supporto al suo principale (che se ha bisogno delle battute del baffo doveva essere davvero giù!) Su tutta la vicenda aleggiano dubbi morali e critica ai media, già accennata di sfuggita anche nell’opera di esordio di Accatino. Di Mari abbiamo già detto: molto bravo a disegnare un albo che sulla carta non pareva adattissimo a lui, riuscendo a differenziare nettamente il mondo “solare” dell’immaginaria Babenco dalla cupa realtà. La copertina di Stano farebbe più pensare all’Almanacco del West che a quello “della Paura”, ma è perfettamente calzante, anche se preferisco quella di Villa realizzata in occasione della ristampa della storia su Super Book n. 52. A proposito, il Super Book in questione (che contiene anche Cavie Umane d De Nardo-M&G) è ancora disponibile sul sito Bonelli a € 6,90, se volete recuperarlo.

Curiosità: (1) Babenco più che a una città mi fa pensare al regista argentino Hector Babenco. (2)Dylan torna ancora una volta (dopo i nn. 8, 32, 33, 53, 75, 76, 78, 109, 140, ecc.) nel manicomio di Harlech, dove ad attenderlo c’è l’immancabile Lord Chester, notando che il posto da direttore lì porta male. (3)A pag. 91 (o 57° tavola) viene sottolineata ancora una presunta somiglianza di Dylan.. con Hugh Grant!!?! Era appena successo in Concorrenza Sleale. (4)A pag. 75 Dylan legge “Il cantico di Simeone” di T.S. Eliot.

BODYCOUNT: 5

TIMBRATURA: No

CITAZIONE: “Ma ora portami a Babenco, amico. A Babenco”.

VOTO: 8

Soggetto: Accatino (2)

Sceneggiatura: Accatino (2)

Disegni: Mari (14)

Uscita: Marzo 2005


4 commenti:

  1. La storia più bella dell'anno relegata alla bassa tiratura dell'almanacco: certe scelte editoriali non le capirò mai! Io le darei addirittura un 9.

    Non concordo sulla copertina. O meglio, concorderei se la guardassi solo davanti: questo è però uno di quei casi in cui la copertina che prosegue sul retro diventa fondamentale, in quanto compaiono oggetti anacronistici per il mondo western. In questo modo, Stano coglie perfettamente il senso della storia: cosa che invece non accade nella copertina esclusivamente western di Villa.

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    1. La seconda storia più bella dell'anno.

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    2. In effetti, "Demon blob" può insidiarla 😀 !

      No, dai, ho capito quale intendi: grande storia, ma ho una riserva che ti esporrò al momento in cui pubblicherai la scheda!

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    3. L'ho appena riletta Demon Blob. Spero per l'ultima volta nella mia vita!

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