sabato 4 novembre 2023

Dylan Dog presenta Groucho (7) - Il cavaliere di sventura

 

Perché Killex, Mana Cerace, Hamlin e il dottor Hicks vogliono il Fulcro di Convergenza? E cosa c'entra con i destini dell'universo l'inquietante Odoacre Sinnutti, esponente di spicco dell'antica scuola jettatoria partenopea? A Groucho, l'improba fatica di scoprirlo…

Il settimo appuntamento con le avventure in solitaria di Groucho è insospettabilmente importante. Segna, infatti, l’esordio nel mondo del fumetto di Paola Barbato, autrice che saprà lasciare un’impronta importante sul personaggio di Dylan Dog e sull’intera serie. Suo il primato di prima sceneggiatrice donna per Dylan, ma non di primo esponente del genere femminile a scrivere qualcosa di dylaniato visto che Magda Balsamo aveva firmato il soggetto di Abyss un paio d’ anni prima. Paola, di origini milanesi e all’epoca ventisettenne, aveva suscitato l’interesse di Mauro Marcheselli inviando in redazione una sua raccolta di racconti intitolata Intermittenze (all’epoca e a lungo tempo inedita) che pareva, stando all’editoriale dell’albetto, in perfetta sintonia con le storie dell’indagatore dell’incubo. Per lei viene scelto un battesimo di fuoco, perché il “grouchino” era considerato la pubblicazione dylaniata più difficile in assoluto da scrivere, figuriamoci per un’esordiente. Ed è clamoroso pensare, come ci viene rivelato sempre nell’editoriale, che il soggetto del Cavaliere di sventura era stato originariamente pensato per Dylan Dog e, non si sa bene come e con quali differenze, si trasformò poi nella sceneggiatura di questo albetto. Carina sicuramente l'idea di riportare in auge i nemici storici di Dylan, anche se in versione "macchiette". Vediamo sfilare infatti Mana Cerace, il Professor Hicks, Hamlin e un redivivo Killex. E non sono gli unici volti noti che ritornano, dal momento che si rivedono anche Lord Wells e Cagliostro. Simpatico il personaggio di Odoacre Sinnutti, dichiaratamente ispirato allo iettatore interpretato da Totò nell’episodio La patente del film Questa è la vita (1954). Purtroppo, però, la storia non fa ridere come le precedenti, al massimo strappa qualche sorriso. Nel finale con la lunga e ridondante spiegazione sul fulcro di convergenza ci si annoia anche un po’. Esordio dunque in sordina per Barbato che avrà comunque tempo e modo di dimostrare tutto il suo valore già a partire dalla sua prima storia per la regolare che sarebbe stata pubblicata l’anno successivo. Ai disegni di questo “grouchino” ritroviamo ancora una volta il confermatissimo Piccatto che “gioca in casa” avendo già avuto modo in precedenza di realizzare tutti i comprimari di questo “grouchino” ad eccezione di Killex. In copertina Stano sceglie di presentare di spalle i cattivoni in atto di aggredire il folle assistente. Io avrei optato per un altro concept, ricreando la vignetta con i cloni di Groucho, ma comprendo che la cover scelta attirasse di più il lettore.

Curiosità: (1) Per la prima volta il “grouchino” non è scritto dallo stesso autore dello speciale cui è allegato. (2) Odoacre Sinnutti, come peraltro ci viene rivelato nella storia, è l’anagramma di Antonio De Curtis, in arte Totò. (3) Nella storia viene già tenuto conto dell’aumento della tariffa di Dylan a 100 sterline al giorno, che verrà ufficializzato nel n. 145 della serie regolare. (4) A pag. 21 (19° tavola) gli attori chiamati a interpretare il film su Killex sono un certo Rupe Everest (!!) nei panni di Dylan Dog e una certa Anna Merli (ispirata anche nelle fattezze ad Anna Falchi!) nei panni di Joy Freeman.

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CITAZIONE: “Mpf! Tutti questi anni di fedele servizio ed ecco qui l’eredità di Dylan!”

VOTO: 5

Soggetto: Barbato (1)

Sceneggiatura: Barbato (1)

Disegni: Piccatto (27)

3 commenti:

  1. Sempre più cattivo 🤣.

    Concordo sul fatto che il finale sia eccessivamente verboso, ma per tre quarti la storia mi ha divertito molto e per essere un'opera prima, a mio avviso, è più che soddisfacente.

    Da quanto hai scritto, mi sembra di aver capito che hai invece gradito "Il sonno della ragione", che io, al contrario, non sono mai riuscito ad apprezzare.

    Finalmente, dopo un periodo buio in cui eravamo quasi sempre in sintonia, siamo finalmente tornati a essere in totale disaccordo 😆 !

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    Risposte
    1. Stavolta non riesci a farmi alzare il voto! Dimmi che non ti sei addormentato leggendo la spiegazione del fulcro di convergenza! Ci vorrà un bel po' prima che Paola riesca a far emergere l'ironia di cui è indubbiamente dotata anche nelle storie di Dylan Dog.

      Per quanto riguarda "Il sonno della ragione" è vero, ha tanti difetti dettati dall'inesperienza di Barbato, ma è una storia geniale!

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    2. Sì il finale è da insufficienza, ma per tre quarti era stata una storia da 7 abbondante!

      Io mi sono addormentato con "Il sonno della ragione" (che avrei intitolato "Il sonno del lettore") 😜 !

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