giovedì 9 novembre 2023

Dylan Dog Gigante n. 7 - Horror Market

 

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Come spesso accade(va) a Ruju, abbiamo qui un soggetto interessante, ma una sceneggiatura che non gli rende appieno giustizia. In particolare, nel controfinale non avrei tirato in ballo diavoli e affini; trovo la rivelazione non solo superflua ma anche fuori focus. L’obiettivo di Ruju era palese d’altronde: una decisa critica al consumismo sempre più dilagante, nutrita da suggestioni alla Zombi di Romero (vedasi soprattutto pagg. 83-84, tavole 77-78) e strategie di marketing "da incubo". L’effetto sorpresa dell’ultima pagina risulta dunque anti-climatico e quasi decontestualizzato, un po’ come accadeva nel controfinale di Scanner. Ci sono comunque diverse idee azzeccate, come "la macchina dei ricordi", che registra esperienze altrui che poi saranno rivendute, intuizione forse mutuata da Strange Days (1995) di Kathryn Bigelow, ed altre riciclate come "l'apparato digerente" del supermercato che ricorda quello de Il treno dei dannati, il cliente con la tosse (cfr La bellezza del demonio) o l’ennesimo impiegato stragista. Altre ancora appaiono ridicole, come il flauto utilizzato da Dylan per richiamare in aiuto i rom. Le sequenze degli omicidi sono efficaci, anche se ormai i dettagli splatter sono lasciate all’immaginazione del lettore. Con la nuova fiamma di Dylan, la ricchissima Kay, invece non si riesce proprio ad empatizzare. Ai disegni ritroviamo un Mari più normalizzato che mai, con un tratto quasi “ambrosiniano” in alcune vignette. Mi è parso anche meno ispirato rispetto alle precedenti prove. Carina la copertina di Stano con le maschere mostruose sugli scaffali.

Il messaggio di Ruju è veicolato in maniera forse un po’ semplicistica attraverso le parole del capoclan zingaro, ma l’intrattenimento è discreto.

BODYCOUNT: 12 oltre a un numero imprecisato di altra gente nel finale

TIMBRATURA: Sì (1, Kay, in flashback)

CITAZIONE: “La vostra felicità è la nostra più grande aspirazione, Maggie, ricordatevelo”.

VOTO: 6,5

Soggetto: Ruju (14)

Sceneggiatura: Ruju (14)

Disegni: Mari (4)

1 commento:

  1. Ho apprezzato molto la storia: soggetto eccellente, sceneggiatura magari non perfetta ma comunque buona. Sui disegni di Mari, ho sempre avuto una strana sensazione: mi sembrano piccoli. Evidentemente, non lo sono: ho letto la storia sul “Super book” e non sul gigante, ma ovviamente il “Super book” è grande come tutti gli altri. Non so a cosa sia dovuta questa sensazione di piccolezza.

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