venerdì 10 novembre 2023

Dylan Dog Gigante n. 7 - L'incubo dell'indagatore

 

Un viaggio nelle catacombe personali di Dylan Dog, una galleria di mostruosi ritratti e malinconici ricordi per ripercorrere la lunga avventura dell'Indagatore… Per sfuggire, almeno per un minuto, all'incubo della realtà!

Un piccolo gioiellino, questa breve storia di sedici pagine. Uno splendido omaggio alle storiche copertine realizzate da Villa per Dylan Dog (42 per la serie regolare, 3 per gli speciali), disegnato dallo stesso Claudio su testi di Sclavi. Ancora una volta il Tiz ci dice che la fantasia, il sogno e persino l’orrore sono preferibili alla realtà. L'incubo del Dylan impiegato genererà però polemiche di alcuni lettori che avevano interpretato troppo letteralmente il messaggio sclaviano. In realtà la trama è quasi inesistente, solo una scusa per celebrare e ricordare tutte le cover di Villa, alcune messe in scena in modo davvero fantasioso. Di seguito l’elenco completo:

2° tavola: Il fantasma di Anna Never, Dopo mezzanotte, Gli orrori di altroquando

3° tavola: Ti ho visto morire, Grand Guignol, Fra la vita e la morte, La zona del crepuscolo

4° tavola: Cagliostro!, Il castello della paura e La dama in nero, Dal profondo, Il tunnel dell'orrore, Orrore nero

5° tavola: Memorie dall'invisibile, Canale 666, Giorno maledetto, I conigli rosa uccidono, Jekyll!, Quando la città dorme

6° tavola: Ossessione, Jack lo squartatore

7° tavola: Il ritorno del mostro, Diabolo il grande, Il buio, Attraverso lo specchio, Alfa&Omega, Il signore del silenzio

8° tavola: Attraverso lo specchio, Gli uccisori, Lama di rasoio

9 tavola: Golconda!, Il club dell'orrore, La scogliera degli spettri

10° tavola: L'isola misteriosa, Una voce dal nulla, Il sogno della tigre, Accadde domani

11° tavola: Vivono tra noi, Morgana, Killer!

12° tavola: Incubo di una notte di mezza estate, La casa infestata, La bellezza del demonio

13° tavola: Le notti della luna piena

Ultima tavola: L'alba dei morti viventi e il primo frontespizio dylaniato.

Il maestro Villa reinterpreta magistralmente sé stesso, regalandoci un Dylan somigliante più che mai al suo modello “reale” Rupert Everett.

Curiosità: (1) A pag. 115 (13° tavola), ultima vignetta, nella macchina di Dylan vediamo appeso allo specchietto un pupazzetto di Tex! (2) Questa non è la prima storia dylaniata disegnata da Villa. In precedenza aveva infatti realizzato Le vie dei colori, pensata per celebrare la canzone “Io sono qui” di Claudio Baglioni.

BODYCOUNT: 0

TIMBRATURA: No

CITAZIONE: “Che sogno!... E quell’esclamazione da fumetto, Giuda ballerino… ma come mi vengono in mente cose simili?

VOTO: 8

Soggetto: Sclavi (113)

Sceneggiatura: Sclavi (118)

Disegni: Villa (2)

6 commenti:

  1. Simpatica: l'unico appunto che le faccio è di non aver messo la copertina di “Il castello della paura”, inserendo solo quella di “La Dama in nero”. La storia sarà anche stata una, ma le copertine erano due e ben distinte: andavano messe entrambe.

    P. s. Le pagine del “Super book” si staccano, come in gran parte dei “Super book” di quel periodo: non so che tipo di colla usassero in quegli anni... per fortuna che poi l’hanno cambiata 😆.

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    1. Veramente ci sono entrambe le copertine dei nn. 16-17

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    2. Sarò rintronato, ma vedo solo quella di "La Dama in nero" (terza vignetta): dov'è l'altra 😆 ?

      A meno che la storia non sia stata modificata dal gigante al "Super book".

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    3. Confermo la presenza di entrambe nella terza vignetta (4° tavola). La dama in nero alza il braccio tendendo la mano ad artiglio come ne "Il castello della paura". Differenza piccola e assolutamente voluta.

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    4. Ah, grazie, non avevo colto: ho visto l’immagine di un sotterraneo con la Dama all’ingresso e l’ho associata all’albo n. 17. Complimenti per l’occhio!

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