lunedì 13 novembre 2023

Dylan Dog Gigante n. 7 - Il terzo occhio

 

Taglia il naso alle sue vittime con precisione chirurgica e quindi estrae la ghiandola pineale… Non è prigioniero della follia, ma delle regole di un antico rituale. Segue le orme del feroce Sir Kenneth, signore feudale di Tooting ed esperto negromante. Dylan Dog deve fermarlo prima che trovi ciò che sta cercando: il potere di trasmigrare di corpo in corpo, il dono demoniaco dell'immortalità…

Dopo il deludente La preda umana, parziale riscatto per Manfredi con questa discreta storia che mescola giallo, flashback medioevali e reincarnazioni. C'era stato già Killex a cercare l'anima, qui però si va a parare da tutt'altra parte con una trama che magari non sarà il massimo dell’originalità ma è trainata da una sceneggiatura piuttosto vivace. Come sempre accaduto nelle storie scritte dal buon Gianfranco ritroviamo ancora una volta un Dylan bravo a investigare, questa volta coadiuvato dalla dura e mascolina poliziotta dal cuore tenero, Beth Warton (gran personaggio). Tra i due a livello sentimentale non nascerà nulla però, in quanto Dylan è qui più attratto dalla bella e disinibita Lisa, la cui sensualità è accentuata dal tratto elegante di Di Vincenzo. Rispetto agli standard manfrediani c’è una dose maggiore di umorismo, ma di nuovo una sua storia si conclude con un finale che appare sbrigativo. Ben orchestrate le sequenze degli efferati omicidi grazie all’inusuale metodo di “reclutamento” delle vittime da parte del killer e alla generosa quantità di sangue dovuta alla sua truculenta ricerca della ghiandola pineale. La migliore però è quella della vecchietta assassina di pag. 137 (17° tavola), per quanto appaia avulsa dal contesto, una scena che rimanda da una parte un po’ a Gli Uccisori e a dall’altra ad alcune repentine e sorprendentemente ingiustificate esplosioni di violenza chiaverottiane. Anche in questa circostanza si rivela determinante il contributo di Di Vincenzo che disegna una nonnina davvero da brividi (penultima vignetta) e in generale in questa storia fa un uso del nero e del chiaroscuro assolutamente intrigante.

Curiosità: (1) A pag. 162 (42° tavola) nell’ufficio di Beth si intravede appeso alla parete un poster… di Nick Raider (!!), personaggio Bonelli alla cui serie Manfredi aveva collaborato come sceneggiatore tra il 1996 e il 1998. (2) Alla pagina appena citata e in quelle successive in cui è disegnato l’ufficio di Beth si nota un altro poster, stavolta dedicato a Gun Smith Cats, il manga di Ken’ichi Sonoda, pubblicato anche in Italia da Star Comics.

BODYCOUNT: 12

TIMBRATURA: Sì (1, Lisa)

CITAZIONE: “Beh, morire non è mai una cosa intelligente”.

VOTO: 7

Soggetto: Manfredi (12)

Sceneggiatura: Manfredi (12)

Disegni: Di Vincenzo (2)

4 commenti:

  1. Curiosamente, questa settimana, ho riletto un albo di "Martin Mistère” intitolato proprio “Il terzo occhio”: una storia sovrannaturale abbastanza campata per aria, probabilmente la meno riuscita delle prime annate mysteriane.

    Questa di Manfredi, invece, mi è piaciuta: personaggi ottimanente caratterizzati, un Groucho che fa ridere e disegni da stropicciarsi gli occhi.

    P. s. Torno al discorso su Ambrosini che abbiamo fatto qualche giorno fa. Ho controllato tra i vecchi libri di mio nonno se trovavo qualcosa di Durrenmatt e in effetti ho scovato un romanzo (intitolato “Greco cerca greca”), ma da quel che ho capito non è un giallo, bensì una commedia romantica, quindi per il momento l’ho messo da parte.

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    1. Io una vita fa avevo iniziato un romanzo intitolato Il terzo occhio. Ne avrò scritto 5 pagine :lol: e poi stop.

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    2. Io ne avevo iniziato uno intitolato “Storia di giugno”, ambientato in un mondo post-apocalittico dominato dagli zombie, e ne avevo scritto diversi capitoli, ma adesso, se ci penso, me ne vergogno: oltre a essere più trash di una storia di Recchioni con John Ghost, rifletteva pure delle idee sociali/politiche/religiose che non mi appartengono più. Ti basti sapere che il Papa moriva, morso dagli zombie: il nuovo Papa assumeva il nome di Pietro II e poi si veniva a scoprire che era l’Anticristo 🤣 !

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    3. Rielaborato come soggetto e mandalo a Recchioni per una nuova serie :lol:

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