È uscito da un quadro di Magritte il matto uomo con la bombetta. Insieme a lui sono usciti volatili parlanti e cubi precipitanti che piovon dal cielo. Un mondo impazzito schizzato con il pennello. Un rebus infernale dai colori brillanti, un mondo stravagante, ma per Groucho… perfetto!
Primo Grouchino firmato Chiaverotti che si sobbarca anche quest’onere insieme all’onore dello Speciale n. 8. Alle matite ritroviamo invece un confermatissimo Piccatto, a suo agio nell’illustrare questo divertissement dedicato alle opere di Magritte, dopo averne già disegnato un corposo antipasto in Golconda. Anche questa storia è intrisa di “surrealismo, sentimento, erotismo ed idiozia” (per usare le parole dell’editoriale) come i due grouchini precedenti firmati Sclavi. Chiaverotti ha una felice intuizione nel giocarsi la carta, all’epoca ancora non abusata, del direttore della 666° sezione degli Inferni, per giustificare le assurdità che avvengono per le strade di Londra. Groucho si esibisce ancora una volta in una serie infinita di gustose battute a raffica, eccetto l’amara considerazione che riporto in citazione. Se non vi bastassero, in terza di copertina viene nuovamente riproposto il “battutario grouchesco”, ovvero un mini stupidario di follie scelte tra le centinaia di battute di quasi otto anni. Stano trova l’ispirazione per una bella cover (che spoilera l’artista cui è dedicato) anche per questo albetto. Gradevole.
Curiosità: Nell’editoriale viene anticipato che Piccatto era al lavoro sul seguito de I conigli rosa uccidono, sempre su testi di Mignacco.
BODYCOUNT: 1
TIMBRATURA: Sì, ma anche stavolta è di Groucho e quindi non vale a fini statistici
CITAZIONE: “Che tristezza! In un mondo così assurdo, io sembro normale…”
VOTO: 7,5
Soggetto: Chiaverotti (30)
Sceneggiatura: Chiaverotti (31)
Disegni: Piccatto (17)
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