domenica 16 ottobre 2022

Dylan Dog Gigante n. 4 - Era morta

 

Arlene era morta, Channing lo sa bene, perché è stato lui a trovarla. Ma non immaginava davvero che il suo fantasma sarebbe tornato a casa, indifferente alla morte, per vivere la vita di sempre. E certamente non sospettava che la dolce Arlene avesse in serbo per lui un simile tiro mancino…

Sclavi torna a scrivere anche sul Gigante e lo fa con un simpatico intermezzo tra le due storie lunghe di questo quarto dylandogone. Con Era Morta il Tiz torna ad attingere alle atmosfere hard boiled dei romanzi di Raymond Chandler che, nella fase di progettazione della serie, pensava avrebbero fatto da sfondo alle avventure di Dylan Dog. Come sappiamo, così non è stato e chissà se la vita editoriale dell’indagatore dell’incubo sarebbe stata altrettanto fortunata se si fosse optato per un approccio così classico. Il personaggio di Channing è ovviamente ispirato a Philip Marlowe e, non a caso, ha il volto di Humphrey Bogart che lo ha interpretato magistralmente nel film Il grande sonno (The Big Sleep, 1946) diretto da Howard Hawks. Nulla di particolarmente nuovo comunque. Comprimario e situazioni ricordano infatti il Larry Varedeo apparso nel n. 6 La bellezza del demonio e la soluzione richiama, sia pur alla lontana, Ritorno dalla morte, uno dei mini racconti racchiusi nello Speciale n. 2. A farla da padrone, però, sono i dialoghi e le battute, alcune delle quali oggi forse non più proponibili (ad es: quella sui “negracci”). I disegni di Stano riescono a farci respirare l’aria noir della vicenda e salgono prepotentemente di livello nelle due suggestive tavole in cui Bloch fronteggia Channing nel buio dell’ufficio di quest’ultimo. E visto che parliamo di Stano non si possono non spendere due parole sulla stupenda copertina. Ancora una volta il gigante sembra esaltarne l’abilità e la creatività. Estremamente particolareggiato il volto di Dylan, raggelanti le inquietanti presenze scheletriche alle sue spalle.

Curiosità: Tutte le storie disegnate fin qui da Angelo Stano per Dylan Dog, compresa questa, sono state sceneggiate da Tiziano Sclavi. Il binomio, apparentemente indissolubile, verrà interrotto due anni dopo con Sangue di Lupo (su Gigante n. 6), in cui il maestro Stano metterà i suoi pennelli al servizio dei testi di Pasquale Ruju.

BODYCOUNT: 1

TIMBRATURA: No

CITAZIONE: “Era bionda. Era bella. Era nuda. Era morta

VOTO: 7

Soggetto: Sclavi (90)

Sceneggiatura: Sclavi (91)

Disegni: Stano (7)

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