giovedì 20 ottobre 2022

Dylan Dog #112 - Incontri ravvicinati

 

Patty si è uccisa per sfuggire a un incubo. Il corpo e la mente erano segnati da uno sfregio profondo, che non avrebbe potuto richiudersi. Tra le pagine del suo diario, Dylan trova le tracce di un'esperienza incredibile: orrendi esseri alieni, rapimenti, sevizie! È un orrore che mescola le carte della realtà e dell'inconscio in un gioco di fantasmi. Qualcuno si nutre di tutto questo. Qualcuno, una forza che non è di questa Terra, vuole assaporare il gusto violento dell'emozione

L’annata dylaniata 1996 si apre con il debutto sulla serie regolare di Gianluigi Gonano, sempre con lo pseudonimo di G.Anon con cui aveva esordito alla sceneggiatura nel Gigante n. 3 e sempre con Brindisi, come partner, ai disegni. Partiamo subito dal difetto grave di quest'albo: il repentino cambio di registro tra la prima e la seconda parte. Sicuramente più stimolante la prima, con incipit drammatico e un flashback che mette tanta carne sul fuoco: suicidio, violenza sessuale di gruppo, strupri alieni, droga. Sullo sfondo il legittimo dubbio se gli extraterrestri esistano veramente oppure siano solo proiezioni di una mente alienata, se mi passate il gioco di parole, che crea un legame ideologico con il n. 61 Terrore dall’infinito (che vantava sempre i disegni di Brindisi). Anche nella storia di Sclavi gli alieni venivano identificati come proiezioni dell’inconscio al termine di un’indagine ufologica condotta come una seduta psicoanalitica avente ad oggetto i ricordi umani. In quella di Gonano la materia di studio diventano i sogni e infatti viene richiamato in causa Lord Wells, ormai conclamato esperto in materia dopo lo Speciale n. 7 (anche se ignora sia già stato inventato un apparecchio per registrare le immagini oniriche nel n. 98), in una delle sue ultime apparizioni nella serie. Nella seconda parte si cambia diametralmente impostazione virando verso l'ironia e una comicità quasi scollacciata, tra extraterrestri definiti “maniaci sessuali intergalattici” (cui cercano pure di vendere VHS porno!), un Dylan sfacciato e intraprendente con la cliente come ai vecchi tempi, surreali scenate di gelosia e una banale apologia dell'amore. Sembra quasi che le due parti siano state scritte in tempi molto lontani tra loro o addirittura da due autori diversi. Gonano doveva godere in redazione di un certo margine di libertà in materia di sesso visto, l’argomento trattato anche nella sua prima storia dylaniata. Ma in quest’occasione è come se si fosse accorto, forse, di essersi spinto troppo in là, più che con l’amplesso alieno di pag. 38, con la scena dello stupro a pag. 27 davvero “fortina” per gli standard bonelliani, e ha cercato poi di smorzare i toni. Già sul Club dell’Orrore (inedito), associando il titolo dell’albo al film di Spielberg Incontri ravvicinati del terzo tipo (1977), veniamo avvisati che qui gli incontri sono del “quarto tipo”, ovvero prevedono il contatto fisico, ma onestamente mi sarei immaginato qualcosa di più drammatico di una serie di palpatine tentacolari e alieni in calore. A mettere tutti d’accordo è Brindisi, i cui disegni non si discutono riuscendo ad adattarsi senza problemi il suo stile alle varie anime e alle diverse sfumature della sceneggiatura. Di rapimenti alieni, cui sembra preludere la bella copertina di Stano, si tornerà a parlare anche in futuro nella serie.

L'esordio di Gonano sulla serie regolare (che è poi anche l’addio visto che non usciranno altre storie dell’autore per la collana “ammiraglia” di Dylan Dog) tradisce le aspettative dopo l'exploit di Marionette, che aveva dalla sua anche la vis poetica promanante dal soggetto di Marcheselli. Peccato. Non lo boccio del tutto per l’efficacia visiva di alcune sequenze (oltre a quelle già menzionate aggiungerei quella della vivisezione di Dylan).

Curiosità: (1)A pag. 7 lo stereo a casa di Patty riproduce Decca dei Rolling Stones. (2)A pag. 63 il piccolo alieno malmenato da Nadine assomiglia ad E.T.

BODYCOUNT: 2

TIMBRATURA: Sì (1, Nadine, ma ci sarebbe da aggiungere virtualmente anche il sogno con l’aliena)

CITAZIONE: “Questo è il tuo incubo! Ma è sempre stato il mio sogno!”

VOTO: 6

Soggetto: Gonano (1)

Sceneggiatura: Gonano (2)

Disegni: Brindisi (11)

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