sabato 27 settembre 2025

Dylan Dog #210 - Il pifferaio magico

 

Torna in scena Safarà. La bottega che vende l'impossibile può contare su clienti speciali, ma speciali davvero, di quelli che è meglio non deludere mai... Ebbene sì, esiste un tipo di cliente in grado di terrorizzare persino Hamlin, lo spettrale gestore di Safarà!, costretto per questo ad assumere Dylan Dog chiedendogli di ritrovare, costi quel che costi, un oggetto molto, molto prezioso: il leggendario Piffero reso famoso dalla fiaba dei fratelli Grimm.

Come ci viene ricordato nell’Horror Club, che cita come esempi Il battito del tempo, C’era una volta…, L’antrodella belva, Marionette e Attraverso lo specchio, non è la prima volta che una storia di Dylan Dog prende spunto dalle fiabe. In questo albo Paola Barbato vi attinge a piene mani non limitandosi al pifferaio magico del titolo, ma inserendo tanti piccoli omaggi espliciti e non. E sforna una storia strepitosa almeno fino a metà lettura, con la coppia Dylan-Groucho in gran spolvero come non si vedeva da anni. Una Barbato quasi sorprendente per come riesce a creare gag divertenti al ritmo giusto, non proprio il suo pane su Dylan Dog ai tempi nonostante il suo esordio fosse avvenuto con un “Grouchino” (il non troppo riuscito Il cavaliere di sventura). Torna Hamlin (notare l’assonanza del nome con Hamelin) addirittura in veste di cliente di Dylan e il nostro finalmente si ricorda di lui e del suo negozio Safarà. All’epoca dell’uscita inorridii scioccamente per la battuta di pag. 22 in cui Dylan dice a Groucho di aver chiuso con le donne, accecato dall’idea che Barbato potesse cambiare troppo il personaggio, quando invece è evidente che la battuta viene pronunciata in modo ironico. Per non sbagliarsi comunque Paola lo tiene “a stecchetto” anche in quest’occasione. La seconda metà della storia è invece più canonica e decisamente meno divertente della prima, con l’ormai trito tema dei sognatori, le paturnie adolescenziali di Polly e la presenza di Hamlin che si fa fin troppo invasiva. L’ultima pagina ci regala però una sorpresissima, con l’apparizione di un noto personaggio che sapevamo essere cliente di Safarà già da Il numero duecento. Ai disegni ritroviamo un Piccatto sempre più spigoloso e stilizzato, uno stile che comunque ben si adatta all’atmosfera della storia. Stano torna a sfornare una pregevole copertina che vede Dylan incantare un esercito di non-morti.

Curiosità: (1)Cameo per i Bug-Busters apparsi eoni prima in Ai confini del tempo. (2)L’Horror Club (inedito)ospita un disegno di Giorgio Cavazzano che ritrae Dylan e Groucho con il suo inconfondibile stile. Le strade dell’indagatore dell’incubo e del grande artista veneziano si sarebbero davvero incontrate qualche anno dopo.

BODYCOUNT: 0

TIMBRATURA: No

CITAZIONE: “C’erano una volta in un paese lontano lontano.. due fratellini molto poveri.. che vivevano al freddo.. non avevano nulla da mangiare.. e sognavano di trovare in mezzo a un bosco.. una casetta di marzapane

VOTO: 7,5

Soggetto: Barbato (18)

Sceneggiatura: Barbato (17)

Disegni: Piccatto (38)


2 commenti:

  1. Bella! Questo è l'anno di Paola Barbato: una storia più bella dell'altra!

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