domenica 13 dicembre 2020

Dylan Dog #50 - Ai confini del tempo

 

Scarafaggi nello Skyglass? Inammissibile! In questo gioiello dell'architettura super-tecnologica, certe cose non possono accadere. Il più imponente grattacielo di Londra è all'improvviso popolato da animali bizzarri, antichi, estinti da milioni di anni! Dylan Dog deve vedersela con cavernicoli e dinosauri vomitati dal più remoto passato, deve chiudere il passaggio segreto che attraversa e confonde i confini del Tempo!

Storia divertentissima e senza pretese con dieci pagine in più rispetto alle canoniche novantaquattro, per festeggiare la prima importante cifra tonda del n. 50. Sclavi azzecca tutti i comprimari, su tutti il mitico Charles Carlucci, ex gangster con passaporto italiano che Dylan conobbe ai tempi di Scotland Yard e le cui esclamazioni anglo/napoletane strappano sorrisi ancora oggi dopo l'ennesima rilettura. Irresistibili i suoi siparietti con la degna spalla del vicedirettore, il "prode Hudson" che deve subirsi anche Lord Wells, qui in versione Panoramix!  E le citazioni di Asterix non finiscono qui, visto che compare anche Obelix e i nostri protagonisti si bevono pure la pozione magica (con effetti ben diversi da quelli dei simpatici galli). Groucho, in grandissimo spolvero, troneggia nella sequenza del ristorante e fa morire dal ridere gli uomini di Neanderthal che evidentemente trovano le sue battute ancora nuove (d’altronde aveva appena fatto ridere anche Java nel team up con Martin Mystere). Ci sono tante altre piccole chicche qua e là: dai “bugbusters” (e nella scena delle nubi minacciose al 66° piano dello Skyglass c’è un altro richiamo a Ghostbusters) all'orso nella vasca da bagno, dagli uomini preistorici che fanno spesa al supermercato al trilobite nell'acquario delle aragoste, dalla Sig.ra Twinkleton congelata alla battaglia tra dinosauri. E già più di vent'anni prima dell’albo n. 294 piovevano rane. Non mancano i momenti horror, sempre conditi da humour, concentrati principalmente all’inizio (gli scarafaggi) e alla fine (il massacro alla festa della “Nakabi Entreprise”) e quelli più squisitamente splatter. Dylan si dimostra ancora venale per 50.000 buoni motivi che gli avranno rimesso il conto in attivo per un po’, invoca di nuovo l’aiuto del “Signore” a dispetto del suo proclamato ateismo e mangia un cheeseburger! (si suppone vegetariano). Stona forse un po' l'innamoramento flash per la giovane giapponese (una delle poche "prede" orientali del nostro), unico neo di una sceneggiatura scoppiettante e che mantiene intatta la sua freschezza nonostante il tempo trascorso dalla sua prima uscita. Albo grottesco, ironico e splatteroso perfettamente nelle corde di Piccatto che si stava lentamente avviando verso uno stile più "asciutto". Giusta la copertina di Stano con prospettiva “dal basso verso l’alto“ per salvaguardare le proporzioni del T-Rex rispetto a quelle di Dylan.

Curiosità: (1)Viene precisato che Groucho non è proprio “quel” Groucho. (2)Carlucci è il primo a chiamare espressamente Dylan “old boy”. Anche il nostro si autodefinisce così, poco più avanti nell’albo. Fino ad allora (sempre che non mi sbagli) Bloch si era riferito a lui come “vecchio”. (3)Per restare in tema preistorico viene citata la canzone Neanderthal Man degli Hotlegs. (4) Nel Club dell’Orrore dell’inedito viene annunciato che il “Gigante”  a tema case infestate, previsto per il Natale di quell’anno, non sarebbe uscito (e io sono convinto che questa storia avrebbe dovuto esserne parte). L’appuntamento veniva quindi rimandato al 1991. Tuttavia il primo Dylan Dog Gigante vedrà la luce soltanto nel 1993.

BODYCOUNT: 9 (oltre a un numero imprecisato di partecipanti all’inaugurazione dello Skyear)

TIMBRATURA: No

CITAZIONE: “Questo è un luogo magico.. non è fatto per chi ha perso la capacità di vedere l’invisibile.. O per chi non l’ha ancora trovata!”

VOTO: 8

Soggetto: Sclavi (43)

Sceneggiatura: Sclavi (39)

Disegni: Piccatto (8)

2 commenti:

  1. Carlucci e Hudson sono due dei personaggi più riusciti dell'intera saga e mi sono sempre rammaricato che non ne abbiano fatto due spalle ricorrenti di Dylan.

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    1. Sì Carlucci sarebbe stato più duttile di Wells come personaggio ad esempio.

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