È un’ autentica leggenda del
cinema espressionista tedesco, "La fortezza del demone", di Dirk
Skroge. Una leggenda fosca, però… Tanto della troupe quanto degli attori,
infatti, si sono del tutto perse le tracce dopo la realizzazione del film. Ora,
Blake Kline, regista di film horror e ammiratore incondizionato di Skroge,
vuole girarne il remake, negli stessi luoghi della pellicola originale. Il
tetro castello nei Carpazi (e dove, se no?) che fa da set sembra animato da
inquietanti presenze. Ben presto, gli orrori della finzione e quelli della
realtà si intrecciano in un groviglio inestricabile, nei cui lacci Dylan Dog e
Groucho sembrano avvinti senza che s'intraveda alcuna via di scampo…
Il soggetto e la sceneggiatura di
questo 17° Speciale non brillano certo per originalità. Senza andare tanto
lontano nel tempo, l’anno precedente a un qualcosa di simile ci aveva pensato
Ruju con il Gigante Horror Cult Movie, storia meglio riuscita di questa
e che già aveva proposto parti di sceneggiatura cinematrografica in didascalia.
Idee quantomeno affini si possono ritrovare anche in Horror Paradise o
in Polvere di stelle. I personaggi inoltre sono poco caratterizzati, se
non stereotipati, difetto a cui non sfugge nemmeno l’antagonista Blake Kline
che non si fa mancare nessuno dei clichè del cattivone di turno. La parte
finale è forse un po' banale nel voler seguire il classico iter: lo stesso autore
d’altronde ci dice per bocca di Kline che non ci si può sottrarre alle leggi
dello spettacolo. L’ultima pagina potrebbe far storcere il naso a qualcuno per
il suo tocco metafumettistico che io personalmente non disdegno. Quello che Faraci
azzecca davvero è l'atmosfera gotica e lugubre della location che esalta il
lavoro di Celoni, nonchè alcune sequenze horror-splatter in cui si rivela
sempre indispensabile il notevole apporto del disegnatore. Se questo Speciale
si eleva dall’anonimato è proprio per merito del comparto grafico. Grazie allo
strepitoso lavoro di Celoni, che attinge ispirazione anche dall’espressionismo
tedesco gettando sulle pagine fiumi di china, la fortezza del titolo sembra celare una minaccia o un demone in ogni
vignetta, anche quelle in cui la vicenda si fa apparentemente calma. Per alcuni
il suo tratto potrebbe apparire ostico, poco decifrabile, ma se ci lascia
immergere nelle sue tavole la lettura ne guadagnerà non poco. La copertina di
Stano ha invece un tocco esotico non in linea con la trama.
Curiosità: Nella biblioteca di Dylan a pag. 8 spiccano le monografie dedicate a classici del cinema horror come Nightmare, Psycho, Nosferatu e Zombi (Dawn of dead)
BODYCOUNT: 8 (oltre a un numero
imprecisato di altri membri della troupe)
TIMBRATURA: No
CITAZIONE: “Mai conoscere di persona
i propri idoli.. c’è il rischio di scoprire che sono soltanto uomini”
VOTO: 6,5
Soggetto: Faraci (7)
Sceneggiatura: Faraci (7)
Disegni: Celoni (2)

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