lunedì 8 dicembre 2025

Dylan Dog #231 - Nightmare Tour

 

Dylan diventa, suo malgrado, un'attrazione turistica. Un tour operator ha avuto, infatti, l'idea di organizzare un itinerario a tappe sui luoghi dove sono avvenuti i più efferati delitti dei quali si è dovuto occupare l'Indagatore dell'Incubo... Se ne pentirà amaramente.

Un divertissement che però diverte poco, se mi concedete il pessimo gioco di parole. Ci aveva già provato Paola Barbato nel settimo “grouchino”, Il cavaliere di sventura, a riportare in auge alcuni dei villain che Dylan Dog si era trovato ad affrontare nel corso della serie e il risultato non era stato certo memorabile, nonostante fossero stati scomodati grossi nomi come Killex, Mana Cerace, Hamlin e il Dr. Hicks. Chiaverotti in precedenza aveva tentato un’operazione similare con le ex di Dylan nel deludente n. 94 La donna che uccide il passato. Con questi precedenti non ci si poteva aspettare nulla di diverso e infatti Ruju non fa eccezione. Il buon Pasquale decide di riesumare  per l’occasione tutti serial killer farina del suo sacco, visto che provengono da sue precedenti sceneggiature: l’“Ago” di L’angelo sterminatore,  Cameron Garko alias Hook l’implacabile, Timothy Penderwhile di Morte a domicilio, Philip Lark alias La donna urlante e Terence di Polvere di stelle. Tutti antagonisti ben caratterizzati ma, salvo Penderwhile,  non centrali nella vicenda che li vedeva coinvolti (Ago, Terence) o apparsi in albi non certo indimenticabili (Lark e Hook). Il soggetto sarebbe stato ben più adatto a una storia breve, con il tasto pigiato al massimo sull'ironia, qui colpevolmente assente; anche Groucho è ai minimi termini in fatto di battute. La sensazione è invece quella di uno stanco riciclo e anche l’idea risolutiva del “mutaforma” sembra un po’ buttata lì e non mi pare poi così originale. Si salva al solito bene il malcapitato Di Vincenzo che tornava a disegnare Dylan Dog dopo tre anni  di assenza e ben 5 dalla serie regolare. Bravo soprattutto a realizzare i villain rispettando lo stile dei colleghi che li avevano disegnati in precedenza, a parte Terence che invece appare molto diverso da quelli di Roi, il cui tratto è d’altronde difficilmente replicabile. Non altrettanto si può dire di Stano che in copertina non rende piena giustizia ai cattivoni in questione: Hook sembra fluttuare, Terence assomiglia più a Michael Myers, la “donna urlante” non c’entra nulla con l’originale né con quella che lo stesso Stano aveva ritratto sulla copertina del n. 164.

BODYCOUNT: 8

TIMBRATURA: Sì (1, Sadie)

CITAZIONE: “Ero quasi riuscito a dimenticarli… ma certi orrori non spariscono mai del tutto. Ritornano sempre!

VOTO: 5

Soggetto: Ruju (62)

Sceneggiatura: Ruju (62)

Disegni: Di Vincenzo (6)

Uscita: dicembre 2005


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