sabato 23 settembre 2023

Dylan Dog #128 - Il richiamo della foresta

 

Edward Hobbes vuole realizzare un sogno: costruire la Torre Azzurra, imponente grattacielo simbolo del suo potere. Ma la sua gloria si innalza sopra la miseria degli uomini e la morte della natura, sopra crimini sepolti dal silenzio. Jamais Nonplus è al fianco di Dylan per aiutarlo a decifrare le forze antiche che vogliono mutare quel sogno in un incubo. Spiriti ancestrali che risorgono dalle origini stesse dell'umanità

Forte dell’apprezzamento per le due storie (Il vicino di casa e Il canto della sirena) apparse sui Giganti n. 4 e 5, arriva il momento per Ruju di debuttare sulla serie regolare con questo n. 128. Il Pasqualone nazionale sceglie un filone poco sfruttato nell'epopea dylaniata, gli spiriti esotici, affidandosi tuttavia a una vecchia conoscenza, quel Jamais Nonplus già apparso nel #76, che acquista da quest'albo lo status di personaggio nemico-amico ricorrente nella serie. Anche l'Azure Tower non può non richiamare alla memoria il mitico complesso di "London Two" del #50, disegnato tra l'altro dallo stesso Piccatto. Insomma Ruju imbocca una strada desueta ricorrendo però ad elementi collaudati, gestendo bene una sceneggiatura in cui si intrecciano addirittura due trame gialle all’interno di un contesto soprannaturale e, sullo sfondo, l'orrore di una guerra civile. Tanta carne al fuoco impedisce forse di approfondire meglio alcune questioni che avrebbero meritato maggior attenzione (su tutte la possessione dell'ingegnere e lo scontro finale), ma la storia funziona. Riusciti anche “intro” e “outro” di ambientazione africana. Non convince, invece, la gestione di Dylan che qui sostanzialmente incassa un lauto anticipo per “subappaltare” di fatto l’indagine a Nonplus (a gratis) e portarsi a letto in tempi record la bella cliente di turno, facendosi pure drogare. Nel finale si risolve tutto con il classico lancio della pistola, un po’ poco per il nostro indagatore.

Gli appunti della mia precedente rilettura descrivevano come altalenante la prova di Piccatto ai disegni. Invece stavolta, a distanza di un decennio o giù di lì, ci ho ritrovato un buon Piccatto, bravo in particolare nelle scene splatter (suo pane) e in quelle erotiche. Lodevole il suo sforzo di richiamare lo stile di Tacconi  nel tratteggiare i primi piani di Jamais Nonplus. La copertina di Stano con il Dylan “posseduto” all’interno del suo studio trasformato in giungla in compenso mi piaceva prima e mi piace ancor di più adesso, senza alcun dubbio.

Albo complessivamente poco dylaniano ma discreto. Mi fa sempre morire la battuta di Groucho su Dylan vegetariano.

Curiosità: (1)A dispetto del titolo, l’albo non ha alcun legame con l’omonimo romanzo di Jack London. (2) La leggenda dello spirito maligno conosciuto come “kuino” non è un invenzione di Ruju, ma appartiene veramente al folklore africano, diffusa soprattutto in Guinea. (3) Nell’Horror Post (inedito) viene annunciato che una gigantesca immagine di Dylan Dog avrebbe fatto da sfondo al palco su cui si sarebbero esibiti i cantanti nel corso del concerto del I maggio 1997, tenutosi in Piazza San Giovanni in Laterano a Roma.

BODYCOUNT: 10 (oltre a un intero villaggio wanga)

TIMBRATURA: Sì (1, Fawzi)

CITAZIONE: “Ascoltali figliolo, ascolta i tamburi. Raccontano una storia”.

VOTO: 7

Soggetto: Ruju (3)

Sceneggiatura: Ruju (3)

Disegni: Piccatto (23)

5 commenti:

  1. Sono contento che tu ne abbia dato un giudizio piuttosto positivo! Si tratta del primo albo inedito che ho comprato in edicola: questo dimostra che sono mooolto più giovane di te!

    Il giorno prima avevo comprato il book n. 12, "Killer", e lo avevo letto tre volte in un pomeriggio. Il giorno dopo mi sono rifiondato in edicola e ho trovato "Il richiamo della foresta". Nei giorni successivi, ho girato molte edicole, in cerca di altri albi, e ne ho trovati parecchi: il bello delle vecchie edicole è che tenevano un sacco di arretrati, consentendo a chi volesse di costruirsi una discreta collezione nel giro di pochissimo tempo.

    Tornando alla storia in questione, la trovo bellissima e scritta davvero come si deve: è evidente come Ruju ci tenesse a esordire nel giusto modo sulla serie regolare e non si sia limitato al compitino. Su Piccatto, secondo me c'è qualche vignetta un po' meno curata del solito, compensata però da una protagonista femminile che va inserita tra le più belle mai apparse su questo fumetto!

    Per me è un 9, ma non pretendo di dire che sia un voto oggettivo: il sentimento che provo nei confronti dell'albo può senza dubbio influire nel giudizio!

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    1. Beh il primo Dylan non si scorda mai! E chiaramente tutti abbiamo un legame particolare con il primo albo letto. Io sono stato più fortunato di te, perché ho cominciato con Attraverso lo specchio! Essere più vecchio di te ha anche dei risvolti positivi 😀

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    2. P.s. questa settimana aggiornerò a rilento. Abbi fede e pazienza!

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    3. Attenderò con pazienza: anch'io, se fossi tifoso di una squadra con Zach Wilson, diventerei inappetente e perderei la voglia di fare qualsiasi cosa!

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    4. Penso già alla prossima stagione ormai.

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