In un possibile futuro, un
treno corre veloce su un binario morto. E un Indagatore dell'Incubo si trova
proprio su quel binario a scegliere cosa ne sarà della sua vita!
Undicesimo appuntamento con gli
inediti a colori pubblicati in coda alle ristampe degli Speciali su cartonato
gigante Mondadori. Come capitato in quasi tutti gli ultimi anni precedenti,
questa breve storia rappresenta un seguito dello Speciale cui si accompagna, in
questo caso Il treno dei dannati. Un sequel che però ha la particolarità
di essere ambientato.. nel futuro, infatti troviamo come protagonista un Dylan
anziano (!!), a cui neanche hanno più rinnovato la patente, ma è sempre “piacione”.
Groucho è passato a miglior vita, ma Dylan continua a condurre la stessa vita
di sempre, convivendo piuttosto serenamente in realtà con i rimpianti e la
nostalgia. Ecco quindi venire citata anche Bree Daniels, dal momento che la
storia si apre con una studentessa di nome Bree che intervista Dylan per la
propria tesi di laurea. Non sarà però una vecchia fiamma a rimettere il nostro
sul binario su cui lo aspetta il redivivo Dudkov, ma la ragazza che rappresenta
la sua grande occasione persa, il suo “amore definitivo” che non è riuscito ad
incontrare nel Treno dei Dannati. In Scelte sbagliate ritroviamo
gli stessi autori di quest’ultimo: Ruju ai testi e Piccatto ai disegni. Un
Piccatto purtroppo più vicino a quello frettoloso de Il padrone della luce,
che quello performante ammirato pochi mesi prima ne Il seme della follia; non
male però il “treno-Dudkov” (13° tavola, penultima vignetta) che ha qualcosa di
“krugheriano”.
Curiosità: Oltre che su Super
Book n. 35, la storia è stata ristampata nel settembre del 2016 nella collana
“Il nero della paura”, pubblicata in collaborazione con la Gazzetta dello
Sport.
BODYCOUNT: 0
TIMBRATURA: No
CITAZIONE: “E allora è troppo
tardi per tornare indietro, troppo tardi anche per il rimpianto. Non ci resta
che percorrere quel binario”.
VOTO: 7
Soggetto: Ruju (39)
Sceneggiatura: Ruju (39)
Disegni: Piccatto (34)
Questa storia mi ha deluso, per tre motivi:
RispondiElimina1- Com’è possibile che Dylan sia invecchiato, se non può invecchiare perché è stato mesmerizzato nella zona del crepuscolo (vedi albo n. 77)? Chiaverotti, nel n. 78, era giustificato perché quando ha scritto quella storia non era ancora a conoscenza dei fatti narrati nel n. 77, ma qui non ci sono giustificazioni.
2- Le scelte sbagliate del titolo, che potevano dar luogo, come nello speciale, a un’interessante disquisizione sui rimpianti che un vecchio può avere, qui sono trattate davvero con superficialità.
3- Vedere un settantenne che ci prova con una ventenne mi provoca un certo disgusto 😣 .
La storia è ambientata in un ipotetico futuro. In ogni caso non darei per canonica la mesmerizzazione dylaniata. Infine non mi pare che sia Dylan a provarci ma lei che ne sia attratta alla fine. Concordo invece sulle "scelte sbagliate" che in pratica non vengono trattati, ma in 16 pagine che ti aspettavi??
EliminaInoltre ti devo correggere. Dylan viene mesmerizzato nel n. 57. Nel 77 ne prende coscienza.
EliminaSì, ma non se ne era reso conto nessuno. Se qualcuno avesse proposto un Dylan vecchio nel n. 58, nessuno avrebbe notato l'incoerenza: perlomeno, io l'ho notata solo leggendo i numeri 77 e 78.
EliminaHo riguardato la scena e continua a sembrarmi inappropriata. Io ho da poco superato i 40, ma se una ventenne tentasse di abbracciarmi le direi di mantenere un metro e mezzo di distanza 😆 .
P. s. Ho notato che la storia è stata ristampata sul “Super book” due numeri prima di “Il treno dei dannati”… ma si può ?
Non hai commentato le storie precedenti in questi giorni. Devo forse osare pensare che concordavi con me? 😀
EliminaSì, quando in linea di massima concordo e quando non ho curiosità da segnalare, evito di commentare, per non diventare noioso. Poi non significa essere d’accordo al 100%: per esempio, a “Sulla rotta di Moby Dick” avrei dato un voto un filino più alto 😉 .
Elimina