lunedì 3 febbraio 2025

Dylan Dog # 179 - La terza faccia della medaglia

 

La terza faccia della medaglia è la specialità di Peter Drabble, quell'elemento della verità che costituisce l'alternativa a cui nessuno penserebbe mai. E, bisogna riconoscerlo, per un detective questa è una gran bella risorsa! Il problema è che Peter, sulle tracce di un assassino che sembra replicare le discutibili imprese di alcuni suoi predecessori, sta impazzendo, e di fronte allo spettro della follia non gli resta che ricorrere a Dylan Dog. Ma stavolta sono gli incubi ad avere la meglio e né Peter né Dylan scorgeranno in tempo la fatidica terza faccia.

Impossibile parlare di questa storia senza fare spoiler. So che ne faccio spesso, dando per scontato (forse a torto) che siano albi che tutti hanno già letto. In ogni caso stavolta ho avvertito. Questo n. 179 racconta di un triangolo amoroso che non può non ricordare, anche nella soluzione finale, Un colpo di sfortuna, pubblicato appena 5 mesi prima, sempre sulla serie regolare e con il medesimo disegnatore. Lo stile narrativo di Medda è senza dubbio diverso da quello di Ruju, tuttavia ritengo che l’uscita di questa storia avrebbe dovuto essere spostata un po' più là nel tempo, tant'è che la prima volta che la lessi avvertii una spiacevole sensazione di dejà vù. Un problema che fortunatamente non si è più riproposto in sede di rilettura, permettendomi di godere a pieno di questo albo intenso. Medda, sin dal prologo, crea una sovrastruttura thriller di stampo classico a forti tinte noir: il super investigatore ossessionato dal suo lavoro che si imbatte in un copycat che sembra voler giocare direttamente con lui, inserendo nei suoi delitti d’imitazione alcune differenze rispetto agli originali. La sostanza vera però è il racconto cupissimo e (melo)drammatico di una coppia ormai disgregata in cui da una parte regna solo indifferenza e dall’altra odio puro. In questo contesto esplosivo arriva Dylan, forse in definitiva è lui la terza faccia della medaglia che riuscirà a risolvere il caso ma non ad impedire che gli eventi, percepiti da subito come ineluttabili, precipitino comunque. Ottima la caratterizzazione dei personaggi, tipicamente riconoscibili senza però scivolare nello stereotipo. Rimangono avulse dal contesto le allucinazioni di Peter che si risolvono alla fine in un semplice pretesto per introdurre Dylan nella trama e per depistare il lettore. Per quanto riguarda il finale, in molti apprezzano la chiosa di Groucho, a stemperare i fatti con (solo apparente) ironia. Personalmente avrei preferito che l’albo terminasse nel momento esatto della conclusione della tragedia, per non disperderne il pathos, chiudendo magari con un Dylan “svuotato” come lo vediamo nella bella copertina di Stano, con la pioggia (assente invece nella storia) ad accrescere lo sconforto del momento. Passando ai disegni, Freghieri non tradisce le attese, favorito anche dal massiccio numero di primi piani che gli viene richiesto. Il suo contributo si rivela fondamentale per la riuscita della storia, riuscendo a trasmettere le emozioni e i pensieri dei personaggi attraverso i loro sguardi e soprattutto i loro silenzi: tutti in questa Terza Faccia della medaglia (titolo molto accattivante tra l’altro) sembrano voler stare da soli. Ma proprio il “non detto” si rivelerà causa di tutti i mali.

BODYCOUNT: 4

TIMBRATURA: Sì (1, Frances)

CITAZIONE: “Quando hai a che fare con questi fanatici non devi mai scegliere tra due possibilità, Jack.. ti devi chiedere qual è la terza. E la terza faccia della medaglia è la mia specialità.”

VOTO: 8

Soggetto: Medda (8)

Sceneggiatura: Medda (8)

Disegni: Freghieri (31)


Nessun commento:

Posta un commento