mercoledì 19 febbraio 2025

Maxi Dylan Dog n. 5 - All'ombra del destino

 

C'è un albero nel parco di Charity's Nest, un albero piantato nel 1911 da una donna che tutti dicevano essere una strega. Ora, l'istituto per ragazzi "difficili" di Charity's Nest ospita una discendente della malvagia maestra di arti oscure. E un misterioso assassino ha cominciato a mietere vittime tra i frequentatori del parco…

Ruju parte da un’idea di base tutto sommato originale, la leggenda dell'albero davanti all'orfanotrofio raccontataci nel prologo ambientato nel 1911, ma affidandosi ad un’architettura narrativa già sperimentata: tutti i personaggi vivono nello stesso quartiere all'insegna del "volemose bene", anche se poi qualcuno fa fuori tutti per soldi, come in Un colpo di sfortuna. Gli omicidi non sono affatto male, anzi alcuni sono piuttosto particolari come quello della prostituta annegata nel gelato e gli uomini-albero risultano piuttosto inquietanti. Gira che ti rigira, però, la storia si risolve nell’ennesimo gialletto, con una giustificazione soprannaturale troppo blanda per nascondere quello che in realtà è. L’epilogo è sì sorprendente, ma allo stesso tempo assurdo. Il titolo invece non l’ho mai capito. I disegni di M&G sono meno penalizzanti che nella Voce del diavolo, ma non aggiungono nulla.

BODYCOUNT: 8

TIMBRATURA: No

CITAZIONE: “Uno pensa di aver trovato la sua piccola oasi di pace in questo mondo turbolento. Un’oasi verde, piena di bambini che ridono, di giovani innamorati, di belle ragazze come te… E all’improvviso invece tutto viene sconvolto”.

VOTO: 5,5

Soggetto: Ruju (42)

Sceneggiatura: Ruju (42)

Disegni: Montanari & Grassani (42)


Nessun commento:

Posta un commento