Larry Varedo era il miglior killer sul mercato prima di quel lontano
giorno del 1945, cinico e freddo come un orologio. Ma quando gli
chiesero di uccidere Mala Behemoth, il suo ghiaccio si sciolse. Era così
bella, così irraggiungibile, quasi fosse un fantasma o... un demone!
Dylan Dog dovrà immergere le mani nelle polveri del passato e forse
sprofondare fin nell'Inferno per trovarla, e riportarla da Larry.
Albo che si apre con un prologo
straordinario, uno dei migliori dell’intera serie. Protagonista ne è Larry Varedo,
comprimario che spacca, killer dal cuore (più o meno) d'oro, che sfoggia un look
(trench e cappello) in stile Humphrey Bogart e un atteggiamento da duro ispirato
ai più celebri protagonisti della letteratura hard-boiled. Dal medesimo genere letterario attinge Sclavi per
modellare Mala come la classica femme
fatale (“lei era bella, troppo bella”
ripete il buon Varedo), illustrata da Trigo con una carica erotica senza eguali
che non lascia indifferente neppure i lettori. Partendo da un soggetto che
ricorda moltissimo Angel Heart-Ascensore
per l’inferno (film e libro da cui è tratto tuttavia sono usciti in Italia
solo dopo la pubblicazione di questo #6), la sceneggiatura mescola atmosfera
noir, satanismo, patti faustiani, psicodrammi, per raccontare una storia d'amore
più che di morte. Sclavi anticipa la sua personalissima descrizione degli
Inferni (uguali in tutto e per tutto al nostro mondo, con l’unica differenza
che lì ogni cosa si ripete per l’eternità) che troverà compiutezza con il #46.
Ricorre, prima di innumerevoli volte, il tema, che diverrà classico, del
rapporto morboso tra madre possessiva e figlio psicologicamente (in questo caso
anche fisicamente) sottomesso che troverà la sua sublimazione in Angoscia (“mammà” è rappresentata in
modo pressoché identico, tra l'altro). Sclavi rilegge Psycho
di Bloch (Robert, non l'ispettore) al contrario: ad
essere impagliato/mummificato qui è il figlio e tra i due quella che ha
problemi di peso e manie omicide è la
madre (nel libro Norman Bates è grasso, non piacente e longilineo come Perkins
nel film di Hitchcock); a coltivare l’hobby della tassidermia in questo caso è
Mala però! Il personaggio dell’”ometto” subisce anche un altro ribaltamento:
Clarence Oddbody è il nome dell’angelo di
seconda classe del film La vita è
meravigliosa di Frank Capra, mentre nell’albo il buon Clarence è un “povero
diavolo”, anche letteralmente parlando visto il contratto firmato con il sangue
da Varedo. Sulla storia aleggia anche una malinconia di fondo come poche altre
volte nella serie, con Dylan alla tormentata ricerca di un segno dell’esistenza
paranormale per sfuggire alla normalità della vita. D'altronde “la vita è
sogno”. E anche se il nostro
indagatore afferma di non aver mai creduto nel diavolo e forse nemmeno nel
soprannaturale, ci spera disperatamente. Disillusione anche nei
confronti dell’amore quando parla di donne che gli hanno detto “ti amo”, ma il
più delle volte (secondo lui) non era vero; insomma non è ancora quel Dylan
innamorato seriale che impareremo a conoscere. In compenso, la sua
caratterizzazione si arricchisce di un’altra idiosincrasia, oltre alla paura
dell’aereo: la claustrofobia. Ancora una volta, già lo aveva fatto Xabaras nel
mitico #1, vengono rimarcati il suo sense
of humor e la sua ironia, quest’ultima fondamentale nei primi 100 numeri e
poi via via sempre più dimenticata sino a scomparire in tempi ormai nemmeno
così recenti. Ed ancora uno strappo alla regola con gli alcolici (scotch
doppio!!!). L’albo ci mostra anche un Groucho un po’ sottotono rispetto alle
precedenti uscite e un inedito Bloch da giovane, quand’era ancora un semplice
bobby. Ora, come allora, ribadisce la sua avversione per il sangue e si ripete,
dopo il #5, nell’aiutare Dylan tanto da pagargli la cauzione per uscire di
galera (forse anche per i rimorsi di coscienza legati all’arresto di Varedo).
Per quanto riguarda il comparto grafico, Trigo al suo meglio quando disegna la
sensualissima Mala Behemot, decisamente meno a suo agio nel rendere la fisicità
del corpo di Dylan in alcune situazioni (in particolare quando precipita
l'ascensore, ultima vignetta a pag. 79). Notevole la sequenza del demone alato
che manda in frantumi lo specchio, planando tra centinaia di occhi riflessi dai
frammenti; d’altronde, già in Jack losquartatore il buon Gustavo aveva dimostrato di saperci fare con gli
specchi. In copertina un Dylan attonito di fronte all’apparizione di un
demone che, di spalle, ricorda moltissimo Tenebra, il Signore delle Tenebre
interpretato da Tim Curry in Legend di
Ridley Scott. Dylan compare ancora con la camicia bianca (poi ri-tinta di rosso
nella Collezione Book), come in quella del #3 (non sarà l’ultima volta). In estrema sintesi un
piccolo capolavoro dal target adulto (ci scappa anche il turpiloquio, pur in
scala ridotta grazie all’ottimo lavoro di lettering di Piero Ravaioli), con
personaggi e scene indimenticabili (tutta la sequenza dell'impiccagione
di Varedo, la sulfurea apparizione del Diavolo nell'archivio di Scotland Yard,
l'evocazione di Mala).
Curiosità: (1)al civico 666 di Heaven
Road, a parte Behemot, i condomini hanno tutti cognomi di famosi scrittori
(almeno a leggere le targhette delle cassette postali). (2)Mala tornerà a
sorpresa, qualche anno più tardi, nello Speciale #4. (3) Il titolo dell’albo
richiama quello del film del 1950 La
bellezza del diavolo di René Clair, citato anche in seconda di copertina e
dedicato, guarda caso, al mito di Faust (o del Fausto come direbbe Varedo). (4) Dylan afferma che Behemot è uno dei nomi del diavolo. In realtà Behemot (o meglio Behemoth) è
un semplice demone. O meglio è uno dei sei capi dell'inferno secondo la
demonologia. Secondo la Bibbia invece è il corrispettivo terrestre del
Leviatano. Secondo alcuni non è altri che una sorta di rappresentazione
allegorica dell'ippopotamo.*
BODYCOUNT: 0
TIMBRATURA: No
CITAZIONE: “No, accidenti! Ho bisogno di
un mistero! ..Che cos’è la vita, la mia
vita, senza la speranza che un incubo diventi realtà?”
VOTO: 9
Soggetto: Sclavi (6)
Sceneggiatura: Sclavi (6)
Disegni: Trigo (2)
*Si ringrazia Alice Cooper del forum di horrormovie per la segnalazione.
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