Una casa infestata da fantasmi obesi e scheletri canterini, ragazze tanto volitive quanto capricciose, apparizioni e sparizioni… Ce n'è abbastanza anche per un indagatore non proprio ortodosso come il vecchio Groucho!
Secondo e ultimo “grouchino” per
Chiaverotti. Il tema dell’albetto, come ci viene rivelato nell’editoriale, stavolta
è “la casa infestata” ma la fonte di riferimento non dichiarata è evidentemente
Beetlejuice di Tim Burton (c’è pure la squadra di football!). Il tutto
condito dalla consueta sarabanda di citazioni (c'è pure Legs Weaver che a un
certo punto si rivolge a un “Nathan” fuoricampo), comprese quelle musicali: lo scheletro
che intona Boombastic di Shaggy, il fantasma che suona Basin Street
Blues di Louis Armstrong e la Morte che cita Samarcanda di
Vecchioni. Abbondano ovviamente le situazioni assurde e surreali, anche se
alcune di queste si riveleranno essere solo finzione. Groucho inizia con
battute a raffica, ma poi si fa forse un po’ troppo serio, facendosi rubare la
scena da personaggi e comparse. Simpatico il finale, ma la parte che più mi ha
divertito è quella che vede paradossalmente protagonista Dylan quando a pag. 22
sente in fibrillazione il suo quinto senso e mezzo. L’inossidabile Piccatto è
confermatissimo ai disegni anche per questo grouchino, senza lasciare troppo il
segno. Ne avevo un ricordo migliore.
Curiosità: Il duca di Kent a cui si riferiscono Angus e Emma nella storia è presumibilmente fu Giorgio (figlio di Re Giorgio V d’Inghilterra), morto nel 1942, dal momento che l’attuale duca di Kent da allora è il figlio Edward (cugino di Elisabetta II), tuttora in vita.
BODYCOUNT: 0
TIMBRATURA: Sì (1, Pamela) ed è di Dylan!
CITAZIONE: “Ma… è grandioso! Il teatro sperimentale dell’assurdo inserito nella realtà. La realtà più assurda del teatro. L’assurdo più teatrale della realtà”.
VOTO: 6,5
Soggetto: Chiaverotti (42)
Sceneggiatura: Chiaverotti (43)
Disegni: Piccatto (22)
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