Towtown, Quindicesimo secolo.
Le armi declamarono la loro sanguinosa canzone di gesta in una battaglia senza
quartiere! Forse, sarebbe stato meglio non
turbare la pace dei soldati che morirono in quel giorno, servendo sotto le
insegne del Visconte di Dempsey, riportandone le ossa alla luce del sole,
durante una campagna di scavi archeologici. Quegli antichi guerrieri, infatti,
sono risorti a nuova vita seminando morte e terrore nella Contea di Bassey, in
Inghilterra, e persino Napoleone sta per soccombere nel tentativo di fermare la
loro offensiva. Meno male che in suo aiuto
accorre un certo Indagatore di Craven Road, il celebre Dylan Dog!
Abbiamo già avuto modo di ricordare come Carlo Ambrosini avesse lasciato lo staff di Dylan Dog dopo il suo ultimo lavoro "completo" (testi e disegni), il n. 108 Il guardiano della memoria, uscito nel settembre del 1995, per dedicarsi anima e corpo a un nuovo personaggio bonelliano ideato da lui. Napoleone nasce come miniserie, ma dopo i primi 8 numeri, visto il buon riscontro (se pur di nicchia) da parte dei lettori, diventa una serie "regolare" a tutti gli effetti, sempre a cadenza bimestrale. Una scommessa per Bonelli, che puntava così a portare il fumetto d'autore in un format da edicola, allontanandosi parecchio dalla connotazione popolare che caratterizzava (chi più, chi meno) lo standard delle sue serie. Le storie di Napoleone si prestano infatti a più piani di lettura, sono ambientate sia sul piano reale che in un contesto fantastico, sono spesso ermetiche e infarcite di citazioni colte non sempre decifrabili, e lasciano sovente una sensazione di malinconia quando si chiude l'ultima pagina. Lo stesso Napoleone non è un personaggio facile, ha un bel caratteraccio. Eppure io questa serie l'ho amata tantissimo, è la mia bonelliana preferita dopo Dylan Dog. Già Dylan. Era inevitabile che, visto il background di Ambrosini, i due personaggi dovessero incontrarsi prima o poi. Il grande evento si verifica nell'estate del 2004. Qualcuno insinua che sia un tentativo disperato di salvare Napoleone dalla chiusura dei battenti perchè le vendite sono sempre più in calo, anche se in realtà la serie (in cui Sergio Bonelli credeva tantissimo) resisterà per altri due anni. In realtà il Conte non ha mai nascosto, nelle interviste, il desiderio di volersi cimentare di nuovo con Dylan Dog e collaborare con Sclavi. L'omaggio all'indagatore dell'incubo è d'altronde evidente già dalla copertina, che è una plateale citazione di quella del mitico n. 1 dylaniato. Ma l'incontro tra i due lascia un po' l'amaro in bocca perchè non si tratta di un "team-up"; nell'albo Napoleone è un personaggio "reale", mentre Dylan è un personaggio di fantasia benchè si comporti come lo conosciamo. Per questo ritengo di non doverlo conteggiare a livello statistico tra le storie dylaniate. Avremo comunque modo di ritrovare i due sulle pagine del Color Fest n. 12. Questa invece rimane a tutti gli effetti una storia di Napoleone, neanche tra le più riuscite in verità, che vi consiglio di recuperare per avere un'idea di quello che è il mood della serie. Se avete apprezzato gli albi dylaniati scritti da Ambrosini (oltre al già citato Il guardiano della memoria, l'altrettanto notevole Dietro il sipario), vi sentirete "a casa" e vi verrà voglia di recuperare il resto.
Curiosità: Terminato Napoleone saranno diversi gli autori che successivamente si cimenteranno anche con Dylan Dog. Oltre al ritorno di Ambrosini, anche Gabriele Ornigotti, il disegnatore di questo n. 42 napoleonico, debutterà prima su Color Fest (nel 2011) e poi sulla serie regolare dylaniata nel n. 336 Brucia, strega.. brucia!. Pure Paolo Bacilieri (mio idolo), Marco Nizzoli, Giulio Camagni e Diego Cajelli (per quanto riguarda i testi) daranno un buon contributo alla causa dylaniata.

Una storia minore di "Napoleone" che diventa una storia maggiore del "Dylan Dog" post 2000 😃 !
RispondiEliminaSottoscrivo l'amore per il personaggio e per Bacilieri! "Jan Dix" lo hai letto? Io ho amato alla follia anche quello!
Jan Dix mi manca. Sono anni che dovrei recuperarlo. Sul Bonelli Store è esaurito, dovrei affidarmi all'usato.
EliminaI primi due o tre numeri sono belli ma non eclatanti: poi sale vertiginosamente di livello, sino ad andare a sfociare in un ultimo numero che è una cosa mai vista in Bonelli.
EliminaBacilieri c'è come disegnatore ma non come sceneggiatore.