Cosa succederebbe se i
manichini utilizzati dalle case automobilistiche per i crash-test, cioè le
simulazioni di incidenti stradali, iniziassero a covare sentimenti di vendetta
nei confronti dei loro torturatori umani?…
Il secondo autore dylaniato a
debuttare nel 2004 è Bruno Enna. Originario di Sassari, classe 1969 (come Marzano
che aveva esordito qualche mese prima di lui), Enna approda in Bonelli con già
un curriculum di tutto rispetto, avendo iniziato a collaborare con la Walt Disney
Company Italia già dal 1995 e iniziando a scrivere storie per Topolino a
partire dal 1997. Enna si presenta con una storia parzialmente derivativa che
riporta alla mente dei lettori il manichino assassino di Incubo di una nottedi mezza estate, pur senza vantare legami diretti. Rispetto all’albo di
Chiaverotti qui troviamo molto meno splatter, praticamente assente, e una
sottotrama gialla che mescola in parte le carte con un prologo interessante che
giustifica la gradevole incursione nel soprannaturale. La sceneggiatura
rispetta le meccaniche della serie e del personaggio e risulta solida, pur senza
guizzi, e con un finale quasi poetico. Da citare la bella sequenza dell’incubo
di Smidt nel mondo di plastica. Ai disegni Montanari & Grassani ci regalano
tavole ricchissime di dettagli, confezionando una prova tutto sommato buona,
decisamente superiore a quelle delle due storie successive del Maxi. Un paio di
vignette destano però qualche perplessità nel ritrarre Dylan: nella 1° in alto
a pag. 81 sembrano quasi ispirarsi a Brindisi, mentre il primo piano nella 1°
vignetta a pag. 96 parrebbe quasi opera di Villa!
Un discreto esordio per Enna che
si guadagna anche gli onori della (purtroppo non memorabile) copertina di
Stano. Per distacco la miglior storia di questo settimo Maxi dylaniato.
Curiosità: (1) A pag. 69 viene
citato il film Il mondo dei robot (Westworld, 1973) di Michael Chricton,
che Dylan richiamerà ancora indirettamente nel finale. (2) L’omicidio di Broman
a pag. 25 è forse un omaggio alla morte di Carlo in Profondo Rosso.
BODYCOUNT: 5
TIMBRATURA: Sì (1, Anne)
CITAZIONE: “Quasi ti invidio. Chissà
che cosa sogni durante i tuoi infiniti viaggi tra la vita e la morte!”.
VOTO: 6,5
Soggetto: Enna (1)
Sceneggiatura: Enna (1)
Disegni: Montanari & Grassani
(47)

Sento spesso parlar bene di questa storia, ma a me non ha mai fatto impazzire: in generale, non amo le prime storie di Enna, che ha cominciato a convincermi solo da "Vite in gioco".
RispondiEliminaStando al mio archivio, ho letto anche nove sue storie disneyane, ma sinceramente non le ricordo: purtroppo è arrivato in Disney proprio nel momento in cui "Topolino" ha iniziato il suo declino.