martedì 7 ottobre 2025

Maxi Dylan Dog n. 7 - L'uomo di plastica


Cosa succederebbe se i manichini utilizzati dalle case automobilistiche per i crash-test, cioè le simulazioni di incidenti stradali, iniziassero a covare sentimenti di vendetta nei confronti dei loro torturatori umani?…

Il secondo autore dylaniato a debuttare nel 2004 è Bruno Enna. Originario di Sassari, classe 1969 (come Marzano che aveva esordito qualche mese prima di lui), Enna approda in Bonelli con già un curriculum di tutto rispetto, avendo iniziato a collaborare con la Walt Disney Company Italia già dal 1995 e iniziando a scrivere storie per Topolino a partire dal 1997. Enna si presenta con una storia parzialmente derivativa che riporta alla mente dei lettori il manichino assassino di Incubo di una nottedi mezza estate, pur senza vantare legami diretti. Rispetto all’albo di Chiaverotti qui troviamo molto meno splatter, praticamente assente, e una sottotrama gialla che mescola in parte le carte con un prologo interessante che giustifica la gradevole incursione nel soprannaturale. La sceneggiatura rispetta le meccaniche della serie e del personaggio e risulta solida, pur senza guizzi, e con un finale quasi poetico. Da citare la bella sequenza dell’incubo di Smidt nel mondo di plastica. Ai disegni Montanari & Grassani ci regalano tavole ricchissime di dettagli, confezionando una prova tutto sommato buona, decisamente superiore a quelle delle due storie successive del Maxi. Un paio di vignette destano però qualche perplessità nel ritrarre Dylan: nella 1° in alto a pag. 81 sembrano quasi ispirarsi a Brindisi, mentre il primo piano nella 1° vignetta a pag. 96 parrebbe quasi opera di Villa!

Un discreto esordio per Enna che si guadagna anche gli onori della (purtroppo non memorabile) copertina di Stano. Per distacco la miglior storia di questo settimo Maxi dylaniato.

Curiosità: (1) A pag. 69 viene citato il film Il mondo dei robot (Westworld, 1973) di Michael Chricton, che Dylan richiamerà ancora indirettamente nel finale. (2) L’omicidio di Broman a pag. 25 è forse un omaggio alla morte di Carlo in Profondo Rosso.

BODYCOUNT: 5

TIMBRATURA: Sì (1, Anne)

CITAZIONE: “Quasi ti invidio. Chissà che cosa sogni durante i tuoi infiniti viaggi tra la vita e la morte!”.

VOTO: 6,5

Soggetto: Enna (1)

Sceneggiatura: Enna (1)

Disegni: Montanari & Grassani (47)


1 commento:

  1. Sento spesso parlar bene di questa storia, ma a me non ha mai fatto impazzire: in generale, non amo le prime storie di Enna, che ha cominciato a convincermi solo da "Vite in gioco".

    Stando al mio archivio, ho letto anche nove sue storie disneyane, ma sinceramente non le ricordo: purtroppo è arrivato in Disney proprio nel momento in cui "Topolino" ha iniziato il suo declino.

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