domenica 16 novembre 2025

Dylan Dog #225 - Insonnia

 

Qualcosa di terribile accade tra le mura della Qibex, una multinazionale farmaceutica che studia le malattie del sonno. Qualche anno fa, un ricercatore, che non dormiva da troppo tempo, ha commesso una strage; oggi, un altro scienziato sofferente di insonnia è perseguitato da tremende visioni. E anche Dylan, che cerca di far luce sui segreti della Qibex, non riesce più a chiudere occhio... Ma che cosa c'entra, in tutto questo, l'antica fiaba dell'Uomo dei Sogni, colui che fa cadere i granelli di sabbia incantata negli occhi dei bambini dormienti per portarli nel suo mondo onirico?

Nell’Horror Club (inedito), la redazione ci tiene a puntualizzare che quest’albo, malgrado il titolo, non ha nulla a che fare con il romanzo Insomnia di King, o con i film Insomnia di Nolan (peraltro remake di un omonimo film norvegese del 1997) o L’uomo senza sonno (The Machinist, 2004) di Brad Anderson. La fonte ispiratrice di Masiero (pur non rivelataci nell’editoriale) è da rinvenire in uno dei miei horror preferiti, Allucinazione Perversa (1990) di Adrian Lyne. Oltre alla citazione di alcune scene, copertina compresa, il villain di questa storia si chiama Jacob Ladder, omaggiando esplicitamente il titolo originale della pellicola (Jacob’s Ladder).  La sceneggiatura di Masiero non è esente da pecche, anzi: ritroviamo un Dylan “cialtrone” dell’incubo nel suo primo ingresso alla Qibex e non mi piace proprio come James Kelley dal nulla si riveli il deus ex machina di turno. In generale tutta la parte conclusiva è piuttosto revedibile, sbilanciandosi troppo verso la componente scientifica e sacrificando la pista soprannaturale dell' “Uomo dei Sogni” (perdendo così anche coerenza narrativa, pensando ad esempio a quanto accade a Dylan al centro di salute mentale). Lo script però ha anche diverse frecce al suo arco: tra queste, le allucinazioni di Kelley e soprattutto quelle di Dylan. Anche il finale “aperto” si lascia apprezzare. Masiero dimostra di avere una discreta conoscenza delle dinamiche della serie, del personaggio e dei comprimari, anche se l’approccio diretto di Dylan con la cliente di turno rimanda troppo ai primi albi e la sua “bacchettata” sul prosciutto è antipatica. La mia idiosincrasia per i disegni di Cossu ormai è nota, ma in questo caso riesco (quasi) a digerirli. Da ricordare pagina 78 con la rottura della gabbia bonelliana e pag. 84 con l’ennesimo tuffo nel passato.

Sufficienza risicatissima.

Curiosità: (1)A pag. 79 citata la canzone “Mr. Sandman” di Pat Ballard. (2)Per la prima volta (mi pare) vediamo da vicino un particolare del famoso tesserino scaduto di Scotland Yard, ovvero la foto in primo piano di un giovane agente Dog (pag. 21). (3) L’Horror Club (inedito) ospita un disegno di Roberto Rinaldi realizzato in occasione della mostra “Torino Comics 2005”.

BODYCOUNT: 0 (nel flashback c’è una serie di morti non quantificabile)

TIMBRATURA: Sì (1, Norma)

CITAZIONE: “Ti strapperò i denti e la lingua per farmi una bella collana… perché hai usato provocare l’uomo dei sogni!”

VOTO: 6

Soggetto: Masiero (2)

Sceneggiatura: Masiero (2)

Disegni: Cossu (17)

Uscita: Giugno 2005


2 commenti:

  1. In linea di massima mi è piaciuta, ma ho la sensazione che non ne sia stata sfruttata appieno la potenzialità. Cossu sublime: la scena nei corridoi del manicomio e quella sotto la neve sono una gioia per gli occhi!

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    1. La scena nei corridoi è bella perchè è presa da Allucinazione perversa!

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