martedì 10 marzo 2020

Dylan Dog #15 - Canale 666


Troppa televisione fa male, questo è sicuro. Ma c'è un solo canale che può spedire il vostro cervello in orbita, farlo ammuffire o esplodere, c'è una sola emittente che può spingervi all'omicidio o al suicidio, c'è un solo potente segnale che può mandare in onda l'orrore nella sua forma più pura... Ed è un canale che non si può cambiare. Dylan Dog tiene stretto il telecomando, perché sa che, in quella piccola scatola, c'è un potere enorme...

Albo che a una lettura superficiale potrebbe banalmente etichettarsi come “Quinto Potere di Lumet incontra Videodrome di Cronenberg”. Assurdo, come qualcuno in rete ha fatto, contestare il presunto plagio di Sclavi, anche perché altrimenti dovremmo mettere in discussione tutti o quasi gli albi di Dylan Dog, pieni zeppi di citazioni più o meno evidenti. Quello a Quinto Potere è un omaggio, non negato, ma anzi palesato (il regista suicida si chiama Sidney Lumeth!! Howard Beale è Howard Beale anche nell'albo, con le fattezze di Peter Finch), così com'è evidente quello a Videodrome  utilizzato come modello di riferimento per la trama e per l'idea della televisione "organica". Ne abbiamo già parlato: la maggior parte delle citazioni di Sclavi non sono mai fini a se stesse, ma strumentali al tema o al discorso che di volta in volta vuole affrontare dal suo punto di vista; le altre sono affettuosi omaggi a film,libri, personaggi o strizzatine d'occhio al lettore. In Canale 666 troviamo esempi sia del primo caso (Tiz parte da Cronenberg per raccontarci i suoi timori sull'influenza del mezzo catodico) che del secondo (tra i tanti, un celebre fotogramma “rubato” a Un chien andalou di Buñuel). Tutto scorre in un susseguirsi di scene irrazionali, surreali e grottesche, in cui fanno capolino anche volti noti della TV (tra gli altri Pippo Baudo, Mike Bongiorno e.. Silvio Berlusconi) e parodie di spot anni 80, per culminare nel classico finale sclaviano aperto a libera interpretazione del lettore. La cliente di turno, Tess, è figura affascinante, non solo per l'aspetto fisico: la sua apparente fragilità si scopre indotta e anzi è donna forte; peccato per l'orribile completino anni '80 sfoggiato nella prima vignetta in cui compare. La rudezza con cui Dylan la salva dal tentato suicidio non sarebbe probabilmente approvata dal movimento #me too, ma la parità tra generi è in fin dei conti mantenuta se ricordiamo i modi bruschi (e pure anticipatici, a dirla tutta) che il nostro eroe adotta con Guy Rogers nel n. 4.  C’è anche un accenno ai presunti poteri paranormali, suoi e non più del padre come suggerito nei numeri precedenti. Groucho invece mai cosi serio, triste, depresso anche se non per libera scelta. Splendido l’esordio di Ambrosini, insuperabile ancora oggi a imprimere la malinconia sui volti dei personaggi; in quest’occasione se la cava egregiamente anche con le scene splatter, come quella della testa aperta a mani nude o quella esplosa nel forno a microonde. Copertina di Villa tra le sue più celebri e celebrate.

Curiosità: (1) Momento storico: per la prima volta Dylan esibisce il famigerato tesserino scaduto di Scotland Yard. (2) Dylan a pag. 32 afferma che il suicidio è un reato. Tuttavia in Gran Bretagna il suicidio è stato depenalizzato già nel 1961 con l’entrata in vigore del c.d. Suicide Act (resta invece un reato l’assistenza al suicidio). (3)Dylan afferma che il campanello del suo studio urla da 14 mesi, quindi dal #1, anche se una vera e propria progressione temporale degli eventi non si è mai avuta nella serie.

BODYCOUNT: 21 (di cui 6 fuori campo) + i membri del CdA

TIMBRATURA: No

CITAZIONE: “La verità è che non è successo niente..Non è successo e non succederà mai niente, in questa palla di sterco che è il mondo..

VOTO: 9

Soggetto: Sclavi (16)
Sceneggiatura: Sclavi (14)
Disegni: Ambrosini (1)

4 commenti:

  1. visto l'andazzo, potresti anticipare "la morte rossa"!
    Un saluto dalla quarantena e un augurio che stia andando tutto bene :D

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    1. Ciao Leone. Grazie. Tutto bene. Non sto aggiornando perché la situazione generale non mi invoglia molto. Ricomincerò a breve ma ometterò per un po' la voce bodycount che di questi tempi non mi pare di buon gusto.

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  2. Be', l'apparizione di Berlusconi - in tempi non sospetti, cioè molto prima della "discesa in campo" - come il cattivone dei cattivoni andrebbe menzionata, almeno nelle curiosità.

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    1. L'avevo implicitamente incluso tra i "volti noti della TV".

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