lunedì 23 marzo 2020

Dyd Awards 1987 - Il meglio dell'annata dylaniata



Cari amici,
torno ad aggiornare dopo una pausa di "riflessione". L'attuale situazione che tutti stiamo vivendo con preoccupazione, in misura e difficoltà diverse, mi ha tolto un po' di entusiasmo per il blog. Senza tralasciare che lo smart working assorbe, giustamente, buona parte del tempo che trascorro sul PC a casa.

Ma bando alle ciance, è arrivato il momento di chiudere l'annata 1987, con gli immaginari premi scelti da me!

Miglior storia: DD#10 - Attraverso lo specchio (Sclavi & Casertano)

Migliori disegni: DD#10 - Attraverso lo specchio (Giampiero Casertano)

Miglior copertina: DD#5 - Gli uccisori (Claudio Villa)


Sceneggiatore più prolifico: Tiziano Sclavi (11 storie)

Disegnatore più prolifico: Corrado Roi (320 pagine)
Timbrature: 7 (di cui due "timbrate" nello stesso albo). Quattro bionde e 3 more.
Bodycount complessivo:  105 (a cui bisogna aggiungere i 60 citati nel #5)

CLASSIFICA STORIE 1987:

1) Attraverso lo specchio
2) La zona del crepuscolo
3) La bellezza del demonio
4) Il club dell'orrore
5) Canale 666 
6) Alfa e Omega
7) Gli uccisori
8) Il fantasma di Anna Never
9) Diabolo il grande
10) Vivono tra noi
10) Il ritorno del mostro
12) Fra la vita e la morte
13) Killer!

 That's all folks!

6 commenti:

  1. 13- Alfa e Omega.
    12- Diabolo il Grande.
    11- Il ritorno del mostro.
    10- Il Club dell’orrore.
    9- Gli uccisori.
    8- La zona del crepuscolo.
    7- Vivono tra noi.
    6- Fra la vita e la morte.
    5- Killer!
    4- La bellezza del Demonio.
    3- Il fantasma di Anna Never.
    2- Attraverso lo specchio.
    1- Canale 666.

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  2. Fra la vita e la morte e Killer li considero normale routine per Dylan.

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  3. Su "Killer", probabilmente, sono influenzato dal fatto che si tratta del primo albo in assoluto che ho letto e che mi ha fatto innamorare di questo fumetto, ma comunque trovo che al di là di un soggetto deboluccio la storia sia scritta veramente bene: forse è la storia più scorrevole in assoluto, quella con più ritmo.

    Anche "Fra la vita e la morte" trovo che sia scritta divinamente. Si prenda la scena iniziale, con l'intervento chirurgico narrato dalla prospettiva del paziente: il racconto in prima persona fa sì che si identifichiamo con lui, e il sapere che si tratta di un qualcosa di reale che un giorno potrebbe davvero capitarci rende il tutto estremamente inquietante, più inquietante di zombie e vampiri, che sappiamo essere personaggi di fantasia.

    Comunque son tutte grandi storie: a parte "Alfa e Omega", che non ho mai amato, ho dovuto mettere in penultima posizione "Diabolo il Grande", che è un mezzo capolavoro!

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    1. Alfa e Omega è un albo che o si ama o si odia in effetti. So che Recchioni non lo ama, ad esempio. Io da adolescente lo odiavo proprio per le citazioni troppo plateali. Col tempo però ho imparato ad apprezzarlo e a chiudere un occhio e mezzo sul monologo alla Blade Runner. Grande atmosfera grazie ai disegni di Roi.

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  4. Il ritorno del mostro si pappa buona parte degli albi dell'annata. E invece è terz'ultimo. Mah. Invece, Gli Uccisori vedo che continua ad essere sempre sopravvalutato. Mah, mah....

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