giovedì 25 settembre 2025

Dylan Dog #209 - La bestia

 

Rick Samson è avviato a diventare un'autentica stella del cinema. Possiede qualcosa che agli altri manca... La "bestia", dice lui; una energia primordiale che dona alla sua recitazione un'espressività senza pari. Peccato che questa energia non si limiti ad applicarla soltanto al suo lavoro! Eh già, perchè Rick è davvero un brutto tipo, soggetto a spaventosi accessi di collera, tanto repentini, quanto violenti. Che quella "bestia" non sia soltanto una metafora della sua arte? Dylan ne è convinto e cercherà, del tutto inutilmente, di mettere in guardia la compagna di Samson, l'adorabile, dolcissima Julianne...

Dopo aver rimestato nel torbido delle serie TV con La famiglia Milford, in questo n. 209 Medda sposta il suo ironico sguardo critico verso il dorato mondo del cinema. L’indagine di Dylan si concentra su Rick Samson ispirato (come ci viene rivelato nell’Horror Club), non tanto nell’aspetto fisico quanto caratterialmente, all’attore Russel Crowe e alle intemperanze che riempirono i rotocalchi nelle fasi iniziali della sua carriera ad alto livello. Altre citazioni plateali di esponenti dello star system hollywoodiano sono Leo De Carlo e Scott Ripley (con il suo film “Son of the Gladiator”) insieme ad altri omaggini sparsi qua e là.  Kostas Stavros, l’agente di Samson, ha invece un cognome di sclaviana memoria. Non troviamo guizzi o soluzioni particolarmente originali, ma ci sono i dialoghi che ti aspetteresti, e Dylan, Groucho e Bloch si comportano come dovrebbero (anche se il nostro non “timbra”); manca forse un po' di splatter, gli omicidi sono pochini, comunque il lettore "si sente a casa". Se devo trovare un difetto, non capisco perché Julianne insista a coinvolgere l’indagatore dell’incubo anche dopo la sfuriata del suo boy friend, tanto da invitarlo alla prima di “Of Mice and Men” (con Dylan e Groucho in improbabili abiti di gala) e poi addirittura a cena nella lussuosa villa di Samson. A Medda piace infierire sull'antipatico di turno con una certa soddisfazione, qui non si smentisce, rimediando a una risoluzione del caso fin troppo banale. Non è uno degli albi in cui il lavoro di Casertano riesce a fare la differenza come in altre occasioni, ma il buon Giampiero si conferma irraggiungibile quando si tratta di disegnare personaggi sotto la pioggia battente (anche se qui sono solo poche vignette). Ottima la realizzazione dell’effetto “film” nella sequenza al cinema e notevole il volo di De Carlo a pag. 50. Non mi convince invece la bestia confezionata da Stano in copertina, né per la colorazione (troppo scura), né per la sovrapposizione di Dylan che ha un effetto che pare posticcio.

In conclusione, un'indagine standard, quasi di routine per il nostro Old Boy, che si attesta su livelli di sufficienza.

Curiosità: (1) Se Samson nell’albo riesce sempre a scampare dai guai con la giustizia, non altrettanto fece la sua controparte reale Russel Crowe che nel 2005 venne arrestato a New York per aggressione dopo avere colpito in faccia, con un telefono, un impiegato dell'albergo dove alloggiava. (2) Dylan torna ad avvalersi dell’aiuto di Stan, l’archivista esperto informatico conosciuto nel n. 198 La legge della giungla. (3) Il romanzo Uomini e topi di John Steinbeck, omaggiato da Medda nell’albo, è stato realmente trasposto per il grande schermo due volte: la prima nel 1939 (con Lon Chaney Jr. nei panni di Lennie), la seconda nel 1992 (con John Malkovich nelle vesti del protagonista).  (4) Nell’Horror Club (inedito) viene pubblicato un bel disegno di Fabio Celoni che raffigura Paperino in versione Dylan Dog.

BODYCOUNT: 3

TIMBRATURA: No

CITAZIONE: “L’ho guardato negli occhi e non ho visto un essere umano… Ho visto lo sguardo di una bestia assetata di sangue”.

VOTO: 6

Soggetto: Medda (12)

Sceneggiatura: Medda (12)

Disegni: Casertano (27)


5 commenti:

  1. Concordo col voto: tanto mi era piaciuta la critica alle serie tv nel n. 203, tanto mi ha lasciato fredda questa sul cinema nel n. 209.

    Ricordo vagamente una polemica internettiana sulla bava alla bocca di Dylan in copertina, ma non rammento i dettagli. Sono andato a controllare sul sito della Bonelli e la bava c'è sull'originale e sulla ristampa, mentre è stata tolta nel book.

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    1. Di questa polemica della bava di Dylan non sapevo nulla. Il motivo??

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    2. Non ricordo bene: mi pare fosse intervenuto anche Medda sul vecchio blog, manon ne sono certo. Comunque ho controllato sulla mia copertina e la bava non c'è, quindi non so che copertina abbiano scansionato sul sito Bonelli. Mentre la bava c'è sull'anteprima del n. 208.

      Non vorrei che ci fossero in circolazione copie in cui c'è la bava e copie in cui non c'è 😵‍💫 .

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    3. Leggi il terzultimo messaggio di pagina 2 nella discussione su Craven road!

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    4. Non ci avevo mai pensato. Non sono così malizioso evidentemente.

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