Una serie di atroci delitti
insanguina il mondo clandestino legato alle tremende lotte tra cani; le vittime
riportano ferite e mutilazioni talmente profonde da far pensare a un lupo
mannaro e, come spesso gli accade, l'Indagatore dell'Incubo proverà maggior
pietà per il cosiddetto mostro che per le sue vittime, tutt'altro che
innocenti…
Storia scritta con la mano
sinistra da Paola Barbato quella che apre questo sesto Maxi balneare. L’autrice
imbastisce in parte uno pseudo-sequel del n. 72 della serie regolare L’ultimoPlenilunio (l’albo più debole realizzato dalla coppia Marcheselli-Sclavi, a
sua volta sequel del n. 3 Le notti della luna piena), non solo andando a
ripescare il personaggio di Dea, ma anche legando quest’ultima a Caspar Price,
con tanto di flashback estratti dal prequel. La presenza di un licantropo è d’altronde
già sbandierata nell’accattivante copertina di Stano, che vede Dylan in primo
piano aggredito proprio da un lupo mannaro. Ma come Caspar, il licantropo di
questa storia si trasforma in un lupo a tutti gli effetti e non in un ibrido
uomo-animale. Sicuramente la nuova Dea è caratterizzata decisamente meglio rispetto
alla sua prima apparizione, in cui veniva presentata come un'adolescente
attivista, stupidina e un po' incosciente e che il nostro non si faceva troppi
problemi a cornificare con Mary-Ann Price, la trombata più animalesca della sua
carriera. In prima linea tornano i temi animalisti qui però fin troppo esasperati
e ritroviamo un Dylan innamorato, anche se la relazione con Dea, in classico
stile barbatiano, rimane solo su un piano platonico. Non manca l’ennesimo
spiegone finale e in generale la sceneggiatura soffre ancora di una certa verbosità.
Alla fin fine la storia funziona meglio nella sua parte gialla, con Dylan
alla ricerca del colpevole. I disegni del dinamico duo M&G scivolano verso
i minimi storici, deludendo in particolare proprio in quelle vignette splatter
che un tempo erano il loro punto di forza. Tutto sommato accettabile. Comparsata
di Botolo.
BODYCOUNT: 7
TIMBRATURA: No
CITAZIONE: “Quale cane
vorrebbe avere un padrone scriteriato, squattrinato, senza lavoro e
inaffidabile come te!?”
VOTO: 6
Soggetto: Barbato (15)
Sceneggiatura: Barbato (14)
Disegni: Montanari & Grassani (44)

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